Una decisione storica, passata sotto silenzio. Pare però che la FIR renderà pubblico solo l’ultimo bilancio disponibile, non quelli degli anni precedenti. Personalmente, per quello che conta, non concordo.
Ivan Malfatto per Il Gazzettino
Fra le decisioni prese a Parma dall’ultimo consiglio federale dell’era “Giancarlo Dondi presidente”, ce n’è una che la Fir non ha ritenuto di menzionare nel comunicato emesso sabato. Ma che Luigi Torretti, uno dei sei consiglieri veneti in seno al parlamento del rugby,
non esita a definire «storica». «È la decisione, finalmente, di pubblicare il bilancio consuntivo annuale della Fir con le modalità e i tempi indicati dal Coni -spiega Torretti – Il Coni stesso l’ha disposto nel nuovo statuto federale nei giorni scorsi. Il punto, su mia indicazione, faceva comunque già parte dell’ordine del giorno e a Parma è stato recepito. Speriamo ora che il Coni approvi in tempi rapidi il bilancio 2011 per metterlo a disposizione delle società prima delle elezioni, fissate dal consiglio il 15 settembre a Roma,
I fautori della trasparenza dei bilanci, che da anni incalzavano sul tema, possono gioire. In testa il presidente del Cus Padova Roberto Zanovello. Il quale dopo la pubblicazione del nuovo statuto sul sito Fir (12 luglio) ha posto con un lettera tre pepati quesiti, com’è nel suo stile. Quanti giorni, ore e minuti dovremo aspettare perchè bilancio 2011 e relazioni illustrative siano trasmesse agli affiliati sul sito? Saranno inseriti anche i tre bilanci precedenti del quadriennio? Saranno fatti conoscere anche i bilanci delle società strumentali Fir, come afferma lo statuto, ad esempio delle Zebre?
Domande alle quali Torretti aggiunge un auspicio nella stessa direzione. «Bisognerà trovare
la modalità per pubblicare un documento comprensibile a tutti, non una mera lista di numeri. Per leggere i criteri di gestione federali sarebbe importante e innovativo costruire un bilancio che comunichi gli obiettivi, ciò che si vuole fare, consentendo un’analisi costi-benefici dei singoli punti. Ad esempio: quanto abbiamo investito nelle Accademie è pari al ritorno, ai risultati ottenuti? Se sì bene, se no troviamo dei correttivi».
Il bilancio di cui si parla si aggira oggi sui 37 milioni di euro annui. «E le risorse aumenteranno – prosegue Torretti – Ad esempio con i 10 milioni di euro previsti per l’Italia dall’utile del Mondiale 2015, annunciati dallo stesso Dondi. In tal senso sarebbe importante studiare intorno alla Nazionale, principale fonte di introiti, un progetto di marketing con ricaduta su club e movimento, dai quali la Nazionale stessa si alimenta».
Proprio per lavorare a favore del movimento Torretti si ricandiderà nel prossimo
quadriennio (ma con soli sette posti da consigliere sarà dura).
Che elezioni saranno? «Dondi in questi 16 anni è stato un personaggio politico di spessore come pochi. Ha portato la Fir a vertici internazionali impensabili, lo riconosce lo stesso Coni. La sua mancata candidatura ha rotto gli equilibri e i rapporti personali consolidati nel tempo. Sarà un campagna nuova, molto più basata sulla progettualità. Quella proposta da Amerino Zatta (in lizza per la presidenza con Alfredo Gavazzi e Gianni Amore, ndr)
trova il mio interesse»