La strada creativa DDB Budapest rimanda al mondo delle illusioni ottiche
Intanto chiedo scusa se è ancora Volkswagen. Ad ogni modo, passatemi questa campagna che non un capolavoro assoluto, ma che è importante per la mia autostima, oltre che ricca di significato. Se vi state chiedendo il perchè sappiate che ogni studente pubblicitario alle prime armi si trova ad avere a che fare con regole di armonia compositiva (Rudolf Arnheim su tutti docet), e mediamente di fai un mazzo tanto appresso a illusioni ottiche, psicologia della Gestalt, leggi di composizione del campo visivo.. Per citare solo la psicologia della percezione. Trovare finalmente un riscontro pratico (addirittura metaforico!) nell’ambito di una vera pubblicità, a me che sembrava fosse stato più utile sbucciare delle banane e buttarle nel balcone della signora di sotto, beh ragazzi mi ha davvero emozionato. Grazie allora, grazie tante, DDB Budapest (oh ma sempre lei poi), anche la mia professoressa da qualche parte vi starà ringraziando. Certo, forse non proprio immediata per il pubblico.. Ma un pubblicitario cazzo se la capisce (e se ne vanta).