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“Stay hungry, stay foolish”. Ciao, Steve

Creato il 06 ottobre 2011 da Milleorienti

Tutto il mondo rende onore al Grande Visionario, Steve Jobs, morto all’età di 56 anni. Ognuno lo ricorda a modo suo, e più sotto trovate il punto di vista indiano espresso dal Times of India. Ma prima di esaminare il curioso articolo indiano, permettetemi una confessione: sono sempre stato innamorato della filosofia di Steve Jobs e della “sua”Apple, il piccolo David che ha sempre sfidato il gigante Golia di Seattle, cioè il quasi-monopolio di Microsoft sul mondo dell’informatica. La diversità di Steve Jobs, la sua creatività  e la sua visionarietà sono state alcune delle qualità migliori della nostra epoca, e hanno prodotto non solo una marea di iPod, iMac, iPhone e iPad, ma anche – non dimentichiamolo – i cartoon digitali della Pixar (a partire da “Toy Story”) e molto altro.
Perciò sono andato a rivedermi su You Tube – e consiglio a tutti voi di farlo – il magnifico discorso che Steve tenne nel 2005 all’Università di Stanford (che aveva abbandonato senza laurearsi), discorso che termina appunto con il celebre motto “stay hungry, stay foolish”: “restate affamati, restate folli”. Ecco qui sotto il video (che ha i sottotitoli in italiano).

Nel discorso sopra citato Jobs ricorda di quando all’università andava a mangiare nel ristorante degli Hare Krishna. In effetti, da vero “figlio degli anni Settanta”, Jobs provò anche una fascinazione per l’India. E non a caso il Times of India, in questo articolo intitolato Steve Jobs, the monk who left India to make i-products, ricorda il ragazzo che  negli anni Settanta andò in India a cercare l’illuminazione frequentando il guru Neem Karori Baba. Il giovane Steve rimase però deluso sia dall’India (che trovò  poco “spirituale”) sia dal guru, e tornò indietro deciso a cambiare il mondo con ben altri mezzi: la tecnologia. Il sogno indiano di Steve si era infranto ma ne era nato un altro. Un guru lo aveva deluso ma lui stesso sarebbe diventato – nel suo campo – un guru.
Noi non sappiamo cosa sarà la Apple di domani – e non sappiamo nemmeno se ci piacerà – ma sappiamo chi è stato e che cosa ci ha trasmesso Steve Jobs, il drop-out mai laureato: “stay hungry, stay foolish”.
Ciao, Steve.

 


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