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“Stazione 28″ il primo singolo della band piemontese indie rock DON rodriguez

Creato il 29 aprile 2015 da Alessiamocci

“Vienimi a prendere alla stazione 28, non puoi sbagliarti è quella col semaforo rotto; l’apocalisse mi sembra ancora molto lontana, prendi il mio braccio, andiamo a bere a quella fontana.”

Queste le parole che introducono “Stazione 28”, il primo singolo del 22 aprile che introduce l’uscita del disco d’esordio, prevista per il 14 maggio 2015, dal titolo “L’Indimenticane” della band DON rodriguez.

L’album esce il 14 Maggio 2015 con l’etichetta Dischi Soviet e rappresenta il loro primo lavoro ufficiale, 14 tracce registrate a Lari (PI) nel SAM Studio da Ivan Antonio Rossi, che ha anche partecipato alla produzione artistica e in qualità di tastierista all’interno del disco. Il mastering è invece stato realizzato oltreoceano dalla Mistery Room di Milwaukee.

Il video di”Stazione 28” è stato autoprodotto, girato e montato nel 2015 da Jubus – da un’idea di DON rodriguez e Jubus, ed è uscito il 22 Aprile in esclusiva per Osservatori Esterni.

La musica dei DON rodriguez, trio piemontese che ha cominciato a suonare nel gennaio del 2012, presenta diverse caratteristiche ma probabilmente il genere che meglio li contraddistingue è l’indie rock, più precisamente essi amano collocarsi tra l’ingenuità degli “anni ’60” e i ritornelli più esplosivi di matrice indie rock americana “anni ’90”.

Si va da brani più lenti a quelli più energici e prettamente rock, entrambi resi ancora più particolari dai testi che presentano argomenti di vario tipo: si passa dal classico cantautorato italiano, per loro la parola è fondamentale all’interno della strofa, a tratti più naïf; dalla durezza data dai temi che rivestono l’ambito sociale all’amore più puro che va oltre ogni convinzione.

Una voce cristallina che arriva dritta all’orecchio dell’ascoltatore e strumenti classici che ricreano armonie moderne e arcaiche al tempo stesso. I DON rodriguez ricordano a tratti i cantastorie d’altri tempi, tra stornelli d’amore, malinconie e ritmi vivaci, narrazioni tra l’utopistico e il concreto ma sempre molto orecchiabili. Penso sia inoltre quasi impossibile non riconoscere delle assonanze con il gruppo musicale alternative rock italiano dei Baustelle.

I DON rodriguez nascono in provincia di Verbania e sono Alberto V Bontà, voce e chitarra, Fruvaz al basso e Bovo alla batteria. Sono cresciuti musicalmente negli anni ’90 col movimento di Seattle e con le radici un po’ metal come tutti gli adolescenti di provincia.

Nel 2013 e nel 2014 i DON rodriguez sono giunti alle selezioni regionali per Arezzo Wave. Finalisti anche alle selezioni per “Oleggio Free Tribe”, il loro brano “Primo Carnera” è incluso nella “X Tribe Compilation”.

La copertina de “L’Indimenticane” (Dischi Soviet Studio /Audioglobe 2015) mostra un cane fuori dal raggio delle luci dei due lampioni che presenta un buco sul petto ed un organo sanguinolento di fronte ad esso. Non si tratta di una scelta casuale: la mascotte dei DON rodriguez è infatti il Cardiocane, una creatura formata dal cane – la cui radice è comune a “cinico” – e dal cuore, che rappresenta invece l’amore. Una differente visione dell’eterna e mai risolta lotta tra bene e male, tra eros e thanatos. A ricordare questa loro particolarità anche le due demo realizzate e pubblicate di recente: l’EP “Cardiocadute Ep” e l’EP “Canzoni per organi a cane”.

 

Written by Rebecca Mais

 

 

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