In questi giorni si sta parlando molto della stazione ad alta velocità “Medioetruria” che dovrebbe sorgere in Toscana al confine con l’Umbria, un’opera ritenuta dalla Marini strategica e “una concreta opportunità per gli umbri”. In realtà si tratta dell’ennesima presa in giro a danno degli umbri: che cosa ci guadagna la nostra regione da questo assurdo progetto, che ci dovrebbe costare oltre 40 milioni di euro? La stazione dovrebbe essere realizzata a Rigutino, località a sud di Arezzo, oppure a Creti nel comune di Cortona: per raggiungere queste località un perugino dovrebbe prendere la macchina e viaggiare per almeno 40 minuti su strade le cui condizioni sono sotto gli occhi di tutti…. Quanto impiegherebbe un cittadino di Deruta, Marsciano, Assisi o dei paesi limitrofi solo per raggiungere la stazione? Con questo progetto l’Umbria risulterebbe tagliata fuori dall’alta velocità! L’impressione è che la nostra regione non abbia voce in capitolo e che si stia sempre più impoverendo di collegamenti e infrastrutture a tutto vantaggio di Lazio, Marche e Toscana…. Che senso avrebbe investire sull’alta velocità se per raggiungerla gli umbri dovrebbero utilizzare l’auto? Che cosa stanno facendo la Marini e la sua giunta per incentivare l’uso dei mezzi pubblici? Nulla! In questi anni sono state fatte proposte credibili e alternative da parte di associazioni e autorevoli cittadini, proposte puntualmente inascoltate dalla sinistra: perché, ad esempio, non si è mai pensato di far passare i treni “Frecciargento” per l’Umbria, così che tutte le città della Regione già inanellate dalla ferrovia Terontola-Orte (Perugia, Assisi, Foligno, Spoleto e Terni), possano essere servite con treni alta velocità direttamente nelle rispettive storiche stazioni. Questa proposta, sostenuta da tempo dall’architetto Fressoia, permetterebbe agli umbri di poter servirsi dell’alta velocità e di raggiungere città come Milano e Napoli in sole tre ore senza dover cambiare mezzo! Quando verrà attuato il collegamento tra la linea ferroviaria e l’aeroporto di Sant’Egidio? A che serve per l’Umbria la costruzione di una stazione “Medioetruria” in Toscana? Si pensa così di far uscire la regione dall’isolamento? È questo il modo per la sinistra di fare gli interessi degli umbri? Ancora oggi Perugia è tagliata fuori dai collegamenti con le principali città italiane: non esistono treni diretti con città come Torino e Bologna mentre per Milano c’è solo un treno “intercity” diretto che parte alle 06:35 per arrivare alle 12.15 salvo ritardi! A pagare questa situazione sono soprattutto i tanti pendolari che per lavoro sono costretti a spostarsi quotidianamente. Persino le Marche sono quasi irraggiungibili… La sinistra a parole continua a parlare di rilancio dell’Umbria, ma la realtà è che le nostre ferrovie sono obsolete e i treni un miraggio, con tutte le conseguenze negative anche sul turismo per chi vorrebbe venire da altre regioni. Questi problemi non verranno certamente risolti dalla stazione “Medioetruria”, che sembra essere il classico “fumo negli occhi” per i cittadini umbri….
Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia