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"Steal Like an artist" e "Show your work" di Austin Kleon

Da Erika
Oggi vi voglio parlare di due libri di cui mi avete chiesto in parecchi, ed essendomi piaciuti, lo faccio volentieri. Vi ho fatto accenno nell'ultimo numero della rubrica "perché di sì", quando facevano da cornice allo screensaver "Read a Book Instead" sempre di Kleon, e credo sia ora di dar loro lo spazio che meritano.Non aspettatevi una recensione approfondita: sono volumetti di facile comprensione e veloce lettura, mi basta rendervi l'idea di cosa troverete tra le loro pagine una volta acquistati, al fine di farvi capire se fanno per voi o meno.Premetto che ho acquistato la versione cartacea di entrambi semplicemente perché non ero ancora in possesso di un ereader, ma vi consiglio vivamente gli ebook perché costano qualcosina in meno!
Come ho già avuto occasione di dire, leggerli in inglese sarebbe stato molto ma molto più figo (citazioni, passaggi e quant'altro sembrano davvero più incisivi in lingua originale), ma avendo fretta di leggerli ho scelto la scorciatoia di comprali tradotti!
"STEAL LIKE AN ARTIST" - "Ruba come un artista"In questo primo libro Kleon ci mette davanti a una verità inoppugnabile: nessuno ha inventato nulla da secoli e secoli e tutto ciò che di artistico c'è prende comunque la sua idea di base da qualcosa di precedente.Il volume procede incalzante, ci sono molti esempi e molti suggerimenti su come farsi ispirare senza ottenere risultato dentico (leggi: copiare spudoratamente), su come non rimanere a corto di idee e come gestire la propria routine quotidiana al fine di rimanere sempre attivi.Ho trovato molto interessante questo libro perché approvo in pieno il discorso di fondo: è giusto e soprattutto inevitabile, se si vuole fare arte, ispirarsi ad altri più grandi di noi, ma rimane assolutamente deprecabile copiare pari pari. Un tema molto caldo direi, soprattutto oggi, nell'era di internet, dove tutto è fruibile e "copiabile" comodamente da casa propria.
Apro parentesi - Ci si rimane sempre male quando si scopre di essere stati copiati, sia che si tratti di una singola opera,  una serie di opere o, peggio ancora, essere imitati in quello che abbiamo cercato di definire come un nostro stile personale. A volte però scatta anche il meccanismo "adesso ti faccio vedere io" e si parte in quarta attingendo a risorse che non credevamo di avere per migliorarci e rimanere al top, ottenendo risultati inaspettatamente positivi... perciò, che dire, a volte basta solo incanalare nel modo giusto le "energie" che questi spiacevoli fatti scatenano in noi! Provare per credere! - Chiudo parentesi.
"SHOW YOUR WORK" - (tradotto tristemente in) "Semina come un artista"In questo secondo volume Kleon  si occupa di spiegarci come, secondo lui, bisogna agire per far conoscere al mondo intero il nostro lavoro, e lo fa dandoci tantissimi suggerimenti, che vanno da quelli più pratici (ci consiglia vivamente la newsletter come strumento di diffusione) a quelli di "etichetta" (ribadisce più volte l'importanza del citare sempre le fonti di ciò che si condivide, cercare di non farsi nemici inutilmente, non dar da mangiare ai troll, non diventare degli spammer seriali e altre cose banalmente sagge che - da ciò che vedo quotidianamente on line - pare siano bellamente ignorate dai più).
Entambi i volumetti sono pieni di slogan e citazioni che attirano l'attenzione ed entrano in testa senza uscirne più e rendono il percorso leggero ma allo stesso tempo interessante!
A me sono piaciuti tanto e mi hanno dato degli spunti di riflessione davvero utili. Mi piace come scrive Kleon e mi piace il suo stile: è giovane, talentuoso, ha capito ciò che vuole dalla vita e sa come ottenerlo. GURU!
Beh che dire, buona lettura!
PIM
*** AGGIORNAMENTO: Se volete leggervi una bella recensione corposa sul primo dei due volumi di cui vi ho appena parlato, arricchita di belle foto e schemino  riassuntivo scritto a mano, potete leggere l'esaustivo post di Zelda Was a Writer, che mi sono accorta essere stato ricondiviso su FB proprio stamattina (e no, non ceravamo messe d'accordo, è che le gemelle del destino a noi ci fanno un baffo) ***
Postilla: aggiungo che, come spesso ultimamente accade, la colpa di questo mio acquisto (impulsivo) sono state Barbara Pederzini e Francesca Marano!

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