Un joypad pensato per portare sul divano i generi tipici del PC
Dopo tante voci di corridoio e speculazioni, finalmente il controller progettato da Valve e pensato per traghettare sul divano i generi di punta del mondo PC è arrivato. Abbiamo aperto la scatola dello Steam controller con una certa ritualità, come se ci trovassimo di fronte a qualcosa di importante, nel bene o nel male. Nella confezione si trovano il joypad, un ricevitore wireless USB da collegare al PC o al Mac, delle stringatissime istruzioni che rimandano a Steam per maggiori dettagli sulla configurazione, una prolunga USA con base per cambiare posizione al ricevitore wireless in caso di necessità e due batterie stilo, fortunatamente di buona qualità.
L'installazione è facile e veloce, visto che basta avere Steam installato per farlo funzionare. Le batterie si inseriscono lateralmente nei due manici, dopo aver sbloccato l'alloggiamento posteriore tramite un piccolo slider posto nella parte bassa del controller. Nel prossimo paragrafo vedremo come sono stati posizionati i tasti e le differenze rispetto alla strutturazione dei controller più usati, per inciso quelli console. Intanto proseguiamo con l'attivazione dell'apparecchio. Appena inserito il ricevitore Wireless e acceso il controller premendo il tasto Steam, posto al centro, nella parte frontale, è il software stesso a rilevarlo e a fornirci la prima indicazione sull'obiettivo principale dell'hardware: dare senso a Big Picture, la modalità pensata per il televisore. Passati in modalità Big Picture ci è stato chiesto di eseguire un aggiornamento del firmware del controller, consigliato anche nella pagina ufficiale del prodotto per farlo funzionare al meglio. Un paio di minuti di aggiornamento e siamo pronti per essere operativi. Scorriamo il nostro elenco di giochi alla ricerca di una cavia. Prima di continuare è necessario fornirvi un'ulteriore specifica: Big Picture permette di filtrare i giochi che supportano nativamente lo Steam Controller. Non si tratta di un dettaglio da poco, perché i giochi supportati sono preconfigurati per l'utilizzo dell'apparecchio, mentre gli altri richiedono un po' di lavoro in più per funzionare a dovere. Scorriamo l'elenco e decidiamo di andarci subito giù pesante lanciando Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, dotato di supporto nativo per la periferica. È finalmente arrivato il momento di giocare.Morfologia
Solo guardandone qualche immagine vi sarete resi conto che per lo Steam Controller sono state fatte una serie di scelte atipiche rispetto alla maggior parte dei controller sul mercato. Dividendolo idealmente in due metà ed esaminandolo da un punto di vista strutturale, la parte sinistra ricorda per disposizione il Dual Shock di Sony.
Quindi abbiamo il D-Pad (qui chiamato track pad) in alto a sinistra, mentre lo stick analogico è posto a destra, nella parte centrale, subito sotto i tasti Start, Select e Steam. Fino a qui niente di alieno rispetto alla concorrenza, anche se bisogna capire chi abbia progettato il D-Pad peggiore visto su un joypad dai tempi del controller dell'Atari 2600, che infatti non aveva il D-Pad. Sembra che l'unico criterio seguito sia stato estetico, visto che è simmetrico rispetto al track pad sulla destra, quello aptico. Ma se le dimensioni di quest'ultimo hanno un senso, dato che come vedremo svolge la funzione di un touch pad, il D-Pad realizzato in quel modo è davvero scomodo e utilizzabile solo come selettore. Comunque ne riparleremo più avanti, nel paragrafo dedicato alle prove pratiche. Nella parte destra del controller c'è il già citato track pad con feedback aptico, che occupa la zona dove normalmente alloggiano i pulsanti principali: quella alta. Questi ultimi, ABXY come sul controller Xbox, sono stati messi nella parte centrale bassa, dove negli altri joypad troviamo il secondo stick analogico. Qualcuno potrebbe pensare che siano scomodi in quella posizione, ma in realtà s'impiega davvero poco ad abituarsi al cambiamento, resosi necessario per dare più spazio possibile al Track Pad. Nella parte dorsale del controller troviamo i classici tasti trigger e bumper, sui quali c'è poco da dire. Un'altra novità rispetto agli standard sono invece i pulsanti grip, posti nella parte posteriore, coincidenti con la zona finale del punto di presa dei manici, dove si poggia la punta delle dita. All'apparenza non sembrano nemmeno dei tasti, perché sono formati dalla copertura dell'alloggiamento delle batterie. In sincerità non sono molto comodi, visto che si tende a premerli ogni volta che si salda la presa sul controller (ad esempio in un momento particolarmente intenso di gioco), ma possono tornare utili nei titoli che richiedono la pressione di molti tasti, tipo qualche strategico. In generale possiamo comunque affermare che lo Steam Controller, che ha dimensioni simili al controller di Xbox One, è davvero comodo da impugnare, nonostante richieda un po' di tempo per adattarsi alle scelte di design fatte.Alti e bassi
Torniamo al nostro Metal Gear Solid V: The Phantom Pain e agli altri titoli con cui lo abbiamo provato. Come abbiamo già specificato il gioco supporta nativamente il controller di Steam. La configurazione dei tasti è identica a quella dei controller Xbox e PlayStation, con l'unica differenza che il movimento della telecamera è affidato al track pad aptico.
Dopo qualche minuto di acclimatamento, non abbiamo trovato grosse difficoltà a giocare, nonostante una certa imprecisione proprio del track pad. Mirare è più difficile rispetto a quando si utilizza una levetta analogica o un mouse. Diciamo che si tratta di una soluzione ibrida, non completamente soddisfacente quando si tratta di dover avere una buona precisione. Ovviamente con la pratica si migliora, ma dopo più di due ore di gioco non siamo riusciti a raggiungere la stessa precisione che abbiamo con gli altri sistemi di controllo. È invece andata molto meglio con Final Fantasy Type-0 HD (supportato nativamente), che non essendo troppo esigente in termini di velocità di puntamento e precisione, è stato giocabilissimo sin da subito e l'uso dello Steam Controller non ci ha fatto rimpiangere mouse e tastiera o altri controller. Stesso discorso con altri titoli in cui l'uso del track pad aptico è marginale o più proprio, come Rocket League, con cui lo Steam Controller si è comportato davvero bene, o Geometry Wars 3, in cui il direzionamento dei colpi tramite track pad aptico si è dimostrato precisissimo. Comunque, il genere che sembra rendere peggio con il controller di Steam è quello degli sparatutto in prima persona. Provarlo online con Team Fortress 2 è stato un suicidio, ma anche un titolo offline come Wolfenstein: The New Order è risultato molto più scomodo da giocare rispetto non tanto a mouse e tastiera, che è un'ovvietà, quanto ai joypad delle console. Meglio è andata con titoli in prima persona dal gameplay più lento e ragionato, come Portal 2 (che non per niente viene regalato a chi prenota il controller) oppure Outlast, entrambi perfettamente giocabili. Insomma, vale la stessa considerazione fatta prima e che è un po' il leitmotiv dell'intero articolo: ogni volta che è richiesta una buona precisione, il track pad aptico diventa più un peso che una risorsa. Per testare la precisione dello stick analogico e del D-Pad sulla sinistra abbiamo invece avviato una serie di titoli con il gameplay che si sviluppa su due dimensioni: Ultra Street Fighter IV, The King of Fighters XIII, Raiden IV: Overkill, Spelunky, Pac-Man Championship Edition DX+, Ikaruga e Strider. Il responso alla fine della prova è stato netto: lo stick analogico è molto comodo, sul livello della concorrenza, ma il D-pad è poco utilizzabile, a meno di non avere un dito grande come il cranio di Pierpaolo. È davvero troppo grosso e ingombrante e la scelta di farlo piatto non ha pagato. Magari se avessero messo le direzioni in rilievo avrebbe funzionato meglio, ma così rende davvero poco, anche in quei generi su cui dovrebbe dare il meglio come i platform 2D o gli sparatutto classici. Dei picchiaduro non parliamo, perché solo far lanciare un hadouken al buon Ryu può rivelarsi un'impresa estrema. Fortunatamente lo stick analogico compensa e tutti i titoli citati sono perfettamente giocabili con quello. Di fatto il D-Pad così com'è va bene solo come strumento di selezione. Per ultimi abbiamo lasciato tutta una serie di titoli tipici del mondo PC che solitamente vedono i videogiocatori imprecare se gli si associa la parola joypad. Stiamo parlando di strategici, avventure grafiche, alcuni puzzle game e così via. Sappiate che con titoli come Cities Skylines, 1954 Alcatraz, Civilization V e simili lo Steam Controller si è comportato davvero bene. Il track pad aptico, che muove il puntatore, con i tasti dorsali usati alla stregua di tasto sinistro e destro, non è comodo come un mouse, ma in tutti i titoli citati permette di giocare abbastanza bene. Anche uno strategico come Godus, che richiede una maggiore precisione nella modellazione del terreno, è risultato giocabile. Certo, si tratta di una soluzione di compromesso, ma è anche l'unica possibilità di usare questi titoli dal divano senza farsi prendere dall'angoscia. Basta darsi un po' di tempo per impratichirsi. Steam Controller - Trailer di presentazionetwittalo! Abbiamo recensito lo Steam Controller, cercando di capire se rappresenti un'evoluzione per il PC gaming
E i giochi non supportati e quelli non su Steam?
Qui arriviamo al capitolo più delicato. Come dicevamo su Steam ci sono titoli che supportano lo Steam controller nativamente e altri no. Comunque, il client di Valve offre tutta una serie di strumenti legati al controller per gestire tutti i giochi. Di base si possono selezionare tre profili standard, che variano molto a seconda di come si usa il track pad aptico (per muovere la telecamera, come puntatore e così via).
Altrimenti si possono andare a modificare le associazioni dei singoli tasti, in modo da trovare la configurazione perfetta. Alcuni titoli, soprattutto quelli più vecchi, richiedono un po' di lavoro in più degli altri, ma immaginiamo che presto fioccheranno i profili condivisi dagli utenti e che, quindi, in breve non ci sarà un gioco su Steam che non sarà utilizzabile senza grattacapi con lo Steam Controller. Il discorso cambia di netto per tutti i titoli non-Steam, con i quali usare il controller è molto più complicato. Windows (10 Pro, nel nostro caso) riconosce lo Steam Controller assegnandogli funzioni da mouse. Volendo infatti è possibile usarlo anche come suo sostituto. Si tratta di una grossa comodità se si sta utilizzando il televisore per giocare e si è lontani da mouse e tastiera. Il problema sono i giochi. Abbiamo ad esempio avviato The Witcher 3: Wild Hunt da GOG (il discorso vale per tutti i titoli fuori da Steam), che ha riconosciuto il controller come se fosse, appunto, un mouse. Quindi potevamo muovere la telecamera, ma non usare lo stick analogico. Il problema è che fuori da Steam non viene offerta alcuna possibilità di configurazione del controller. Tutto il software di gestione è interno al client di Valve, quindi i titoli fuori da Steam sono semplicemente tagliati dall'utilizzo, a meno che non si possano controllare con le funzioni di default riconosciute da Windows. Immaginiamo e speriamo che presto arrivino dei software, magari di terze parti, per utilizzare lo Steam Controller in modo più libero.Pro
- Il modo migliore per giocare uno strategico a turni dal divano
- Integrato al 100% con Steam
- Il track pad aptico funziona bene con alcuni generi...
Contro
- ...ma è scomodo con altri
- Funziona male fuori da Steam
- D-Pad davvero carente