ANNO DI USCITA: 2004
DURATA: 107'
INTERPRETI PRINCIPALI: Jude Law, Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie e l'eccezionale partecipazione del mitico (e defunto) Laurence Olivier
Guardate un po' che mi ha detto la testa.Ho deciso di inserire un trittico dieselpunk in questa rubrica. Forte eh?Il fatto è che il genere -punk è ormai definitivamente sdoganato, più che sdoganato, tanto che escono prodotti (alcuni dei quali di discutibile qualità) "di genere" in ogni sorta di settore. Non so se avete visto la collezione Autunno-Inverno 2012 di Prada, per intenderci.Tuttavia, lo steampunk la fa sempre da padrone, e a me quando le cose cominciano a diventare di tendenza dopo un po' mi stufano. Sono fatto così, appartengo alla tendenza delle persone controtendenza. :DQuindi, complice anche un articolo del Minuetto Express risalente a prima della pubblicazione del bando di HydroPunk, ho deciso di virare sul dieselpunk almeno per un po'.
Se qualcuno non conosce il termine dieselpunk può andare a leggersi il post del Minuetto linkato sopra, oppure praticamente fare 2+2 e rendersi conto che si tratta sostanzialmente di un'ambientazione ucronica/retrofuturistica in cui i combustibili fossili la fanno da padrone. Con tutto ciò che ne consegue. Semplice no?Bene, a questo punto bando alle ciance e parliamo del film.
Sky Captain & The World of Tomorrow è un film che nasce come produzione indipendente dalla mente di Kerry Conran. Conran, regista, sceneggiatore e produttore del film, appassionato di dieselpunk, fantascienza e retrofuturismo, decise di "farsi da solo" il film, e cominciò a lavorarci con il suo Apple girandolo in computer grafica. Ci mise quattro anni per girare sei minuti di film.Eppure evidentemente quei sei minuti convinsero parecchia gente, dato che la produzione indipendente cominciò ad attirare i capitali necessari alla sua realizzazione e distribuzione prima in Gran Bretagna e poi negli USA. Da noi è stato prodotto dalla FilmAuro.
Nel film naturalmente la computer grafica la fa da padrona: è stato infatti completamente girato in blue screen, e tutti gli elementi, attori a parte, sono stati aggiunti in fase di montaggio. Grazie alla computer grafica è stato addirittura possibile far interpretare la parte del supercattivo, il terribile Dottor Totenkopf, allo straordinario Laurence Olivier, pluri-premio Oscar deceduto nel 1989.
C'è da dire che anche il resto del cast è di tutto rispetto: Jude Law, Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow fanno la loro porca figura come "squadra dei buoni".
Che comunque non c'è niente da fare, la Jolie la faccia da "buona"
proprio non ce l'ha...
La trama è, in buona sostanza, piuttosto semplice: gli scienziati più famosi del mondo scompaiono o vengono uccisi, e la giovane e intraprendente giornalista Polly Perkins (Gwyneth Paltrow) vuole vederci più chiaro (e magari fare lo scoop della sua carriera). Peccato che, ad un certo punto, New York venga attaccata improvvisamente da una moltitudine di giganteschi robot venuti da chissà dove. Che, come sono venuti, se ne vanno via. Volando.
Ah, a proposito, ve l'ho detto che l'ambientazione è totalmente dieselpunk e trasuda retrofuturismo da tutti i pori? No? Ora ve l'ho detto.
Per raggiungere il suo scopo, che poi aprirà le porte a rivelazioni ancor più sconcertanti, Polly Perkins si rivolge a Sky Captain (Jude Law), eroe dell'aviazione americana e a Francesca "Franky" Cook (Angelina Jolie), improbabile capitano di uno squadrone anfibio di "amazzoni".
Insieme arriveranno a scoprire di più sulle terribili mire del perfido e geniale Dottor Totenkopf... E poi basta perchè è spoiler.
In sostanza il film è un gran bel prodotto per chi come noi è patito di -punk, retrofuturismo, robottoni, grandi eroi e supercattivi... Tutto girato come se fosse una serie TV fantascientifica degli anni '30. Tra l'altro il film è infarcito di riferimenti alla fantascienza d'altri tempi, e si vede subito che si tratta di un prodotto creato da un appassionato per appassionati.
Beh, visto che noi siamo appassionati... Ci gusta! :D
Intorno al film e al suo regista nacquero all'epoca diversi rumors: innanzitutto pare che Sky Captain dovesse essere seguito da un sequel e da un prequel, diventando così il film centrale di una trilogia. Forse l'accoglienza tiepidina del pubblico ha fatto fare dietro-front al progetto.
Così come si sono rivelate poi infondate le voci che volevano Conran regista di John Carter di Marte, che poi invece sappiamo come è andato a finire.