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Stefano Guerrera, il ragazzo che fa parlare i quadri su Facebook

Creato il 27 gennaio 2014 da Assugoodnews @assunta73

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Io lo facevo. A scuola facevo parlare i quadri o li travestivo da personaggi insoliti: baffi alla Gioconda, occhiali all’Urlo di Munch. Insomma. Io queste cose le facevo. E sicuramente anche voi che state leggendo. Ok, ma perché a noi non ci è venuta l’idea di Stefano Guerrera? Perché lui ha avuto coraggio, ironia, umiltà e ha attirato a sé una serie di situazioni favorevoli. Ve l’ho già detto che il successo non è di chi ha l’idea ma di chi la mette in pratica. O no? Stefano lo ha fatto “per gioco”, dice lui, senza rendersi conto che proprio il non prendersi sul serio ha decretato il successo della sua pagina Facebook Se i quadri potessero parlare. E ora? Ora si fanno le t-shirt!

Tu lo sai Stefano che hai avuto un’idea geniale?

«In realtà io non mi sono inventato nulla. Tutti noi abbiamo sempre scritto vignette sui quadri dei libri di scuola. Per me è nato come un passatempo divertente. E lo è ancora»

Raccontaci come è andata. Come è cominciato tutto.
«Per caso ho pubblicato le prime due immagini (quelle che ancora oggi compaiono come profilo e copertina della pagina Facebook, n.d.r.) sul mio profilo personale. I miei amici sono letteralmente impazziti. Una di loro, in particolare, mi ha consigliato di aprire una pagina. E cosi ho fatto. L’ho aperta il 18 ottobre 2013»

E…
«…e dopo 5 giorni avevo 200mila fan. Non riuscivo a crederci nemmeno io. Da li è stato un crescendo continuo. I giornalisti hanno iniziato a cercarmi e hanno quindi creato risonanza attorno a me e alla pagina. Il supporto della stampa è stato fondamentale e ha determinato la chiamata da parte della Tee Trend che mi ha proposto di fare le t-shirt»

Cosi da studente 25enne di Ingegneria informatica – pugliese trapiantato a Roma – ti sei trasformato in un personaggio noto, anzi diciamo pure che sei protagonista di una case history
«Sai che in realtà non mi sento affatto cosi? Cioè, capisco che attorno a me succede qualcosa di straordinario ma io non sono affatto cambiato. Certo, ci sono momenti in cui mi sono sentito tipo Belen Rodriguez incinta da quante telefonate della stampa ho ricevuto. Prima di Natale la batteria del telefono mi durava 2 ore!! Era un’intervista unica. E ogni volta un’emozione completamente inaspettata. E’ che sembra che tutto si incastri alla perfezione. Sarà un caso?»

Mmmh… un caso? Non credo. Secondo me ti sei incanalato sulla tua strada e stai vivendo il tuo momento. Cosa facevi prima di questa rivoluzione?
«Ero in uno dei momenti più bui della mia vita. A Gennaio 2013 non mi hanno rinnovato un contratto di lavoro per le difficoltà dell’azienda e mi sono ritrovato a casa senza un soldo. Ho chiesto il sussidio di disoccupazione ma ho passato periodi davvero difficili. Ero triste, spaventato e preoccupato. Poi a ottobre è cominciato tutto. Vuoi sapere quando è terminato il sussidio di disoccupazione? Il 9 novembre 2013. Ti lascio immaginare quanto fossi incredulo che proprio qualche settimana prima arrivasse questa energia positiva. E ora, dopo pochi mesi, le t-shirt che abbiamo presentato al Pitti di Firenze e verranno lanciate per la primavera/estate 2014»

E nel frattempo continui a studiare e cerchi quadri da reinterpretare… dove li trovi?
«Di tutte le opere che ho postato fino a oggi ne conoscevo un quarto. Molte sono sconosciute. All’inizio non sapevo proprio dove cercarle. Quando ho capito che la pagina stava funzionando ho chiamato mia mamma in Puglia e mi sono fatto spedire tutti i libri che avevo a casa. Poi ho saccheggiato le librerie e ora ne cerco molti anche in internet»

Stefano Guerrera, il ragazzo che fa parlare i quadri su Facebook
Stefano Guerrera, il ragazzo che fa parlare i quadri su Facebook
Stefano Guerrera, il ragazzo che fa parlare i quadri su Facebook
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Stefano Guerrera, il ragazzo che fa parlare i quadri su Facebook

Il segreto del successo della pagina qual è secondo te?
«L’ironia. Io davvero non faccio nulla di particolarmente geniale. Cerco di pescare nel quotidiano, nelle situazioni che toccano tutti e faccio parlare i quadri in vignette che sono altamente condivisibili. Credo sia questa la forza della pagina (oggi ha oltre 590mila fan, n.d.r.)»

E Facebook l’alleato…
«Si. Io credo in internet in modo smisurato. E i social danno davvero una grande opportunità. Quella di dare sfogo a un’idea. In passato non sarebbe stato possibile far conoscere un progetto di questo tipo. Per questo non mi stancherò mai di ringraziare i fan della pagina e di rispondere a tutti i messaggi che ricevo. Devo a loro tutto quello che sta succedendo. Anzi, per la collezione autunno/inverno 2014-2015 delle t-shirt chiederò a loro di scegliere due soggetti. Voglio coinvolgerli e li rispetterò sempre»


Ecco vedi, ora si spiega. Non è il caso. E’ il tuo atteggiamento di vita. E’ il coraggio, la leggerezza, l’umiltà e la forza della gratitudine. Questi sono i tuoi ingredienti…

«Eh già. La legge dell’attrazione…»

Vedi, ci siamo capiti! Quindi sei pronto ad attirare altri progetti?
«In questo momento sono come un computer in cui sono aperte centinaia di cartelle: idee, progetti e sogni. Però ho deciso che mi concentro sulle t-shirt e faccio bene questo. Poi si vedrà…»



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