Stefano Loffi diventa direttore mentre il marketing politico domina senza pietà

Creato il 26 aprile 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Nel Pd c’era chi da tempo puntava su Paolo Loda, casualmente moderatore dei dibattiti alla Festa dell’Unità. Invece la lunga marcia di Stefano Loffi è stata premiata. Il direttore di Mondo Padano è proprio lui, succede a Francesco Tartara e Antonio Leoni. Intanto il settimanale ha perso giornalisti rispettati eppure licenziati. L’attenzione del centrosinistra per i media locali è stata spasmodica: raffiche di notizie al giornale La Provincia, non tutte però gradite, ma anche a tutti gli altri organi d’informazione. Una valanga, una goduria, un gran lavorio che dovrebbe consentire passo per passo un’analisi sufficiente della cattiva amministrazione perrista. E i presidenti del Pd?
Ci sarà un cambiamento di metodo, se vincerà il prof Galimberti?
Sinora il centrosinistra non lascia intravvedere granché. Gran battage internetiano su alcuni volti scelti e già in prima fila (memorabili il Virgilio spettinato e la Pontiggia truccata). Il prof è un candidato serio, ma bisognerà sopportare lo stridore dell’innovazione, che non sarà comoda. Il Pd riesce a essere accettabile, pubblicabile, adatto al mercato, rischiando persino di esserne divorato. Forse qualche piccolo Comune ben amministrato potrà dare buoni esempi alla città. Si cercheranno idee come il pane.
Il centrodestra intanto resta berluscomico: incommentabile.
Pd e alleati, auspicabilmente, dovrebbero in Italia rimediare a vent’anni, per non dire di più, di governi incivili, cancellando leggi ed effetti di una propaganda disumana. Auspicabilmente.