Il “giardiniere coraggioso” di Orticolario Stefano Passerotti e la garden designer Anna Piussi, sono stati ammessi a partecipare con il loro progetto ”The Sonic Pangea Garden” alla centesima edizione del Chelsea Flower Show di Londra, una delle più importanti manifestazioni di floricultura del mondo, che si svolgerà dal 21 al 25 maggio 2013.
Il progetto, realizzato da Passerotti che ha coordinato il gruppo dei creativi e da Piussi, vincitrice della categoria Migliore allestimento del giardino della quarta edizione di Orticolario, fa parte di una rosa ristretta di proposte ammesse al Chelsea Flower Show per la sezione ?Fresh Gardens? dedicata alle opere più originali e inedite.
Stefano Passerotti e Anna Piussi sono tra i pochi italiani che hanno avuto l’opportunità di partecipare a questa grande vetrina mondiale a cui si accede solo dopo aver superato diverse fasi di selezione. Tra i partecipanti alle passate edizioni, ricordiamo E. Bortolotti nel 2001, L. Giubbilei nel 2009 (che vive a Londra), F. Decembrini e D. Zanzi nel 2010.
The Sonic Pangea Garden è una foresta incantata i cui fusti emergono da ricche fioriture. Nella radura, un altare a Pan, dio dei boschi; a poca distanza una chaise longue circolare sorge dal terreno. Dedicata a Gea la Madre Terra, la seduta é interamente tappezzata di piante.
Spiegano Anna e Stefano:
“Il nostro è un invito a sdraiarsi su un manto verde, contemplare la natura, ascoltare i suoni della foresta e il fruscìo delle graminacee circostanti.
Sonic Pangea è infatti concepito come un?’esperienza multisensoriale: imponenti installazioni in metallo – le Lance Sonore – rappresentano le piante che dominano il giardino; gli elementi verticali guidano lo sguardo verso il cielo e coinvolgono il visitatore che potrà interagire con luce e suoni.”
Molte le varietà di piante edibili, tutte biologiche, che compongono la tavolozza di colori, di sapori e di sensazioni con cui Anna e Stefano dipingono il loro giardino: aromatiche come il basilico, piccanti come il peperoncino, danzanti come la Gaura o profumate come il Dianthus, il garofano, di cui pochi sanno che ha fiori commestibili. Il verde di fondo è ravvivato da tocchi di rosa e pennellate violette del fogliame.
Le piante edibili che compongono Pangea provengono dall?’azienda agricola Carmazzi di Torre del Lago (Lu), vincitrice con Piussi del premio di Orticolario 2012 Giardino d’Amor Novo.
Stefano Passerotti
Nato nel 1963, fiorentino e figlio d?arte, Stefano ha appreso le più importanti lezioni sulla vita e sul giardinaggio dal padre Oliviero e dal nonno Salvatore, entrambi giardinieri. Dal 2001 ha stabilito il suo laboratorio permanente al Poggio Imperiale a Firenze, dove progetta e sperimenta soluzioni al limite del possibile. Nel 2003, Stefano Passerotti completa la prima versione del suo Giardino Sonoro: sole, acqua, aria e fuoco.
Forte di un’esperienza trentennale come giardiniere e garden designer, ha realizzato giardini in Italia, Spagna, Francia, Sénegal, Svizzera, Germania, Regno Unito e USA. Dal 2004 partecipa a eventi internazionali e ha vinto il premio come “miglior giardino innovativo” a Hampton Court 2005.
Anna Piussi
Garden designer e storica dell’arte, è nata a Firenze nel 1965 da genitori rispettivamente di origini italiane e americane. All’età di 18 anni parte per New York City, dove si laurea in Storia dell’Arte. Successivamente, consegue un PhD all’Università di Oxford. In Inghilterra, patria di una grande tradizione di giardinaggio, consegue anche l?RHS Certificate in Orticoltura e il Diploma in Garden Design dall’Oxford College of Garden Design. Dopo aver viaggiato ed esplorato giardini in Europa, Africa ed Asia, torna a Firenze dove dal 2003 insegna Storia dei Giardini coltivando al tempo stesso il suo proprio orto biologico. Oggi ha all’attivo varie pubblicazioni e ha progettato giardini a Oxford, in Italia e in Francia. Attualmente insegna a Villa La Pietra, sede fiorentina della New York University.
Informazioni dettagliate e immagini relative all’attività di Stefano Passerotti e Anna Piussi sono disponibili sul sito ufficiale
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