Titolo: "Un'estate fa"
Autore: Stefano Tummolini
Editore: Fazi
Collana: Le Strade
Pagine: 143
Prezzo: Mondadori Store, LaFeltrinelli, Amazon in versione cartacea a €11,90 mentre in ebook a €4,99
Molto tempo fa, quasi un anno, vi avevo parlato di questo romanzo. Un romanzo al quale è seguito il prequel, al cinema. Una cosa abbastanza fuori dagli schemi, ma Star Wars ci insegna che il fatto temporale nella fiction conta ben poco. Si può iniziare da dove ci si è fermati, oppure, come in questo caso, si può creare l'antefatto dopo averne viste le conseguenze.Sempre in quel post vi avevo detto che sarei andato al cinema a vedere il film, beh, non ho potuto mantenere la promessa perché non avevo cinema vicini che lo proiettavano. Qualcuno di voi l'ha visto? Magari dopo aver letto il libro, o viceversa? Fatemelo sapere!Nel frattempo vi parlo di questo libro e delle mie impressioni. Partendo dal fatto che la Fazi è una casa editrice che mi piace molto, devo dire che anche sta volta si è confermata all'altezza delle mie aspettative.Ma lasciatemi dire come son venuto a conoscenza di questo romanzo. La gentilissima e bravissima Alice Di Stefano ( autrice del fantastico "Publisher" ), ne aveva parlato da qualche parte e allora mi sono fidato e informato. Grazie a lei ho "conosciuto" l'autore che ho scoperto poi essere il traduttore di "Stoner" libro di cui vi ho parlato e del quale mi sono innamorato!Recentemente, ha anche curato la traduzione di "Nel bosco" di Thomas Hardy, pubblicato a fine mese scorso ( mi auguro di poterlo presto comprare ) sempre per Fazi Editore.Ma bando alle ciance e veniamo al libro in questione. Come al solito divago e poi perdo il filo del discorso...Guido è all'aeroporto di Palermo, pronto per imbarcarsi e raggiungere Roma. Un viaggio, questo, con l'unico scopo di partecipare ad un concorso della Regione Lazio. Salutato il padre, il giovane raggiunge la capitale, dove verrà ospitato a casa del cugino. Quello sarà il giorno in cui il Signor Costa vedrà suo figlio Guido per l'ultima volta.Dopo essere arrivato, Domenico, il cugino, lo informa della possibilità di andare alla villa di Sabaudia di proprietà degli zii con alcuni amici per passare il weekend. Guido accetta e da quel momento tutto diventerà poco chiaro. Amici della Roma bene, stessa stirpe del cugino, ragazzi viziati e con una considerazione troppo alta di se stessi, ecco chi sarà a Sabaudia ad attenderli.Guido il giorno successivo, terminando in anticipo la sua permanenza, prende un autobus che lo riporterà a Roma e da quel momento di lui non si avranno più notizie. A darne l'allarme sarà il padre, che non riesce più a contattarlo.Ma sarà veramente salito su quell'autobus alla volta della città? Storia che prende il lettore per le corde giuste, per tutto il romanzo rimarrete seduti in un angolo della stanza delle interrogazioni, nel commissariato di Polizia, ad ascoltare i protagonisti uno ad uno, mentre svilupperanno le loro versioni dei fatti.Qui sta il colpo di genio dell'autore e la particolarità del romanzo, la storia vi verrà narrata attraverso sì i fatti e i dialoghi tra i protagonisti, ma la maggior parte attraverso la lettura delle testimonianze verbalizzate dalla Polizia. Ottimo metodo per permettere al lettore di capire il carattere dei personaggi che animano la storia, trarre le proprie conclusioni, solo ed esclusivamente con gli elementi forniti dall'autore.Verità? Bugie? Contraddizioni? Chi sono i buoni e chi sono i cattivi? Che motivo aveva un ragazzo come Guido di far perdere le proprie tracce, facendo così soffrire l'amato padre? Tummolini stuzzicherà la vostra capacità di giudizio, giocando con la vostra mente, ingredienti che noi lettori ricerchiamo nelle nostre letture.In questo romanzo l'autore ci parla di una gioventù appartenente a quel ramo di società che molti invidiano, che i media ci propongono come modello assoluto di vita perfetta; celebrità, soldi, individualismo puro e sconvolgimento di quei valori ormai considerati obsoleti e in totale conflitto con il presente, insomma, pesce grande mangia pesce piccolo. Insicurezze che vengono medicate con una ingiustificata prevalenza sul prossimo. Ma fino a dove ci si può spingere per far valere il proprio "dominio". Un bullismo "adulto" e allarmante. Scritto bene e poco rivelatore, specialmente nel caso siate lettori accaniti di libri del genere. Ve lo consiglio e, ora che l'ho letto, mi impegnerò a cercar di vedere il film che ne è seguito.
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