Per le piccole comete occorrono: 250g farina 00, 75ml panna fresca, 100g burro, 1 tuorlo, 2 cucchiaini rasi di lievito per torte salate, 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaio di semi di finocchio.
L'ideatrice di questi deliziosi biscottini salati, Laura Ravaioli, utilizza dei semi di sesamo. Io ho preferito il finocchio, che ho tritato nel mixer con un cucchiaio di farina. Non va ridotto in polvere, solo spezzettato. Ho quindi unito il resto della farina setacciata, la scorza di limone, il sale ed il lievito ed ho lasciato che il mixer mescolasse. Ho poi aggiunto il burro spezzettato ed ho lasciato di nuovo mescolare. Poi è stata la volta della panna e del tuorlo. Una volta che nel mixer si è formata la palla, l'ho avvolta in pellicola per alimenti e lasciata riposare in frigo per mezz'ora. Ho poi steso l'impasto su un foglio di carta forno (evita di dover aggiungere farina nel reimpastare gli scarti) ad uno spessore di circa 3-4mm. Ho poi realizzato dei biscottini utilizzando uno degli stampini a tema natalizio: 35 piccole stelle comete, cotte in forno a 170°C per 20'. Trovo che questi stampini siano l'ideale per realizzare delle stelle comete, la cui coda sembra il manico di un piccolo cucchiaino, perfetto per ospitare questi deliziosi sbaffi di crema di salmone. Vi occorreranno: 200g di salmone cotto al vapore o al cartoccio o alla griglia e perfettamente spellato e diliscato, 150g di formaggio cremoso, 1 cucchiaino di succo di limone, un cucchiaino raso di paprika dolce. Tutto nel mixer e poi nella sacca da pasticceria, spremendo piccoli baffi sulle comete, da decorare poi con uova di salmone oppure cetriolini sott'aceto.
Siete in cerca di un abbinamento che pulisca la bocca e vi lasci un piacevole retrogusto? Vi consiglio di scegliere una Vernaccia di San Gimignano, dal sapore asciutto, fresco, armonico ed un caratteristico amarognolo che si abbina perfettamente a questi biscottini con la crema di salmone, altrimenti decisamente dolciastra. Il profumo è fine e penetrante, specie se invecchiato e con una gradazione alcolica minima di 12 gradi ed un colore giallo dorato chiaro, questo vino si produce nel territorio comunale di San Gimignano limitatamente ai terreni collinari ed è un D.O.C.
Il sapore asciutto, secco, fresco, di questo bianco che nell'antichità ha sempre accompagnato i cibi aristocratici e popolari, rende la Vernaccia di San Gimignano specialmente idoneo per gli antipasti ed i grandi piatti di crostacei crudi e cotti, di pesce, anche al forno e con ripieni di verdure. Si serve alla temperatura di 8 gradi e si consuma entro tre anni.