Ci siamo.
Lo abbiamo sottovalutato, lo abbiamo deriso, lo abbiamo osservato, lo abbiamo tenuto a distanza.
Poi, abbiamo iniziato ad esaminarlo, vagliarlo, soppesarlo.
Ma era già tardi.
Così, il M5S ora è il primo partito del Paese.
E’ un male oppure è un bene? Forse è ancora presto per dirlo: il tempo ci farà vedere in modo più preciso quanto peso ha ed avrà nella nostra storia nazionale questo movimento di “innovatori”.
A vederlo come frutto maturo del “voto di protesta”, come alternativa pulita al lato sporco della politica, come ventata di aria carica di iodio di mare rispetto allo smog grigiastro di città…. ci sarebbe da pensare bene, molto bene.
Poi però vedo ed ascolto in tv, quei grillini usciti dal loro conclave romano. E allora mi viene una leggera pelle d’oca.
“Non vi preoccupate, faremo tutto tra noi online” è il sunto del pensiero grillin-grillesco.
E non è un pensiero di oggi o di ieri, ma dell’altro ieri. Un pensiero autoreferenziale che ha sempre caratterizzato questo movimento.
Soggetti poco identificati (perché non devono mostrarsi troppo in tv), che parlano tra loro utilizzando la rete.
Forse non serviranno più Palazzo Madama e Montecitorio: obsoleti, vecchi, roba da buttare. Probabilmente faranno le sedute online.
Non dobbiamo preoccuparci. Faranno tutto loro.
Chissà se poi ci diranno cosa, quando e perché.