A Vlao non va di entrare in ambito politico, anche se gli piacerebbe sapere quanti casi ci siano in Italia di persone che utilizzerebbero sta benedetta Stepchild Adoption.
In pratica dovrebbe manifestarsi la situazione nella quale un/una omosessuale voglia adottare il figlio che il/la propria compagno/a ha avuto con qualcun altro quando ancora non gli pizzicavano le recchie.
Ad occhio e croce non si direbbe siano in molti ad essere in questa situazione e alla fine della storia si tratterebbe solo di garantire maggiori diritti ad un bambino che si trova in una situazione particolare… quindi perché no ci sarebbe da dire. Ma pare che questa posizione, che a Vlao sembra ovvia, non sia una posizione comune e anzi faccia infuriare parecchio tutti i contrari… mah…
Vabbè, a parte questa curiosità politica, Vlao si è sempre domandato che cosa c’è scritto nei migliaia di emendamenti che ormai sempre più spesso paralizzano i lavori parlamentari. Chi non si ricorda il caso dei mitici 7.000 emendamenti contro la riforma del Senato presentati della Lega che, se fossero stati stampati su carta, avrebbero raso al suolo una foresta equatoriale? Beh anche sta volta i nostri beneamati parlamentari si sono dati da fare con ben 700 proposte per paralizzare i lavori.
L’onorevole Giovanardi: il burocrate
Vlao pensava che almeno avessero creato un programma tipo quelli che girano su Facebook, che ne so, il generatore automatico di versi di Vasco Brondi (link) utilità cioè in grado di formulare emendamenti a raffica con un semplice click. Invece Vlao si è reso conto che tutto il lavoro di ostruzionismo è fatto a mano con perizia e dedizione dai nostri stimati parlamentari… o per lo meno da quelli tra loro più ingegnosi. Leggendo in giro si è accorto che stiamo parlando di chicche che, purtroppo, troppe volte passano inosservate e che, invece, è giusto mettere in risalto e abbinare agli impareggiabili autori.
Il mitico Malan entra nella storia della Repubblica perchè propone di sostituire al comma 2 le parole “è istituito il registo delle unioni civili tra persone dello stesso” con un più semplice “si fa” in modo da avere una nuova formulazione che recita testualmente: “presso gli ufficio dello stato civile di ogni comune si fa sesso“… un genio… oppure propone, in un’altra delle sue creazioni, di sostituire al comma 3 la parola “leggi” con “scommesse sportive” o le parole “unione civile tra” con “società in accomandita semplice formata da” che simpaticone.
L’illustre Giovanardi, invece, preferirebbe sostituire il primo comma con un altro che recita così “due persone dello stesso sesso costituiscono un’amicizia civilmente rilevante quando dichiarano di voler fondare tale unione a mezzo reciproca raccomandata con ricevuta di ritorno in plico” o di creare un comma 1-bis che preveda che “ai fini dell’applicazione dell’articolo 143 codice civile, le persone dello stesso sesso decidono chi delle due assumerà il ruolo di ”marito” e chi il ruolo di ”moglie”.” Non c’è che dire… un vero e proprio burocrate.
La premiata ditta Centinaio, Stefani, Arrigoni, Calderoli, Candiani, Comaroli, Consiglio, Crosio, Divina, Stucchi, Tosato, Volpi a seguito di lunghe sessioni di brain storming (tempeste di cervelli) intenderebbe invece sostituire le parole “un’unione civile” con qualsiasi cosa a scelta tra: “un’unione solidale“, “una associazione senza scopo di lucro reciproco“, “un’unione renziana“, “un’associazione con scopo di assistenza reciproca“, “una società economica per la gestione di abitazione“. Un’ampia scelta… per accontentare tutti.
Vlao non può fare a meno di immaginare le facce di questa gente che si sconpiscia dalle risate mettendo in piedi questa pantomima…
che bel mestiere il parlamentare.