Stéphane Denève, Leif Ove Andsnes e la RSO Stuttgart des SWR

Creato il 30 luglio 2014 da Gianguido Mussomeli @mozart200657

Con l’ ultimo concerto del ciclo in abbonamento alla Liederhalle, la Radio-Sinfonieorchester Stuttgart des SWR ha concluso la stagione di quest`anno, dando appuntamento a settembre con il nuovo cartellone, che si presenta come sempre di ottimo livello. Nel concerto inaugurale, sarà Leonidas Kavakos il primo invitato di una serie di grandi violinisti che proseguirà con le esibizioni di Isabelle Faust, Mila Georgieva, Patricia Kopatchinskaja e Julia Fischer. Ad essi si aggiungeranno i pianisti Jean-Yves Thibaudet e Jonathan Biss, il violoncellista Truls Mørk, il clarinettista Sebastian Manz e la percussionista Dame Evelyn Glennie. Tra i direttori ospiti, da segnalare il ritorno di due musicisti molto legati al caomplesso come Heinz Holliger ed Herbert Blomstedt, che chiuderà la stagione dirigendo il concerto per clarinetto di Nielsen e la Nona di Bruckner, e quelli di Hugh Wolff e Michael Sanderling. Oltre al ciclo in abbonamento, l’ orchestra continuerà i progetti speciali dedicati alle famiglie e alle scuole, gli appuntamenti cameristici e il ciclo di musica contemporanea ECLAT, oltre ad esibirsi in rassegne internazionali come i BBC Proms e il Musikfestival Bucarest, e poi a Budapest, Tallin, Parigi e Amsterdam. Un programma di alto livello anche sotto il profilo delle scelte di repertorio, che conferma una volta di più la posizione preminente che la RSO Stuttgart des SWR occupa nel mondo musicale tedesco.

Per l’ ultimo concerto di questa stagione è tornato sul podio Stéphane Denève, Chefdirigent del complesso, reduce da una serie di prestigiose affermazioni internazionali culminate con la nomina a Principal Guest Conductor della Philadelphia Orchestra, per un programma dedicato a Beethoven e Ravel. Per quanto mi riguarda, in questa serata ero soprattutto curioso di ascoltare Leif Ove Andsnes, quarantaquattrenne pianista norvegese che in questi ultimi anni si è segnalato all’ attenzione del pubblico internazionale come uno dei più completi interpreti beethoveniani della nostra epoca. In particolare, ha riscosso grande successo il suo progetto The Beethoven Journey, realizzato insieme alla Mahler Chamber Orchestra, con la quale ha eseguito in due lunghe tournées i cinque Concerti per pianoforte e orchestra e la Fantasia op. 80 di Beethoven come solista e direttore. Di queste interpretazioni, la SONY Classical ha realizzato un’ incisione dal vivo che ha riscosso un grande successo di vendite, tanto che il primo CD della serie è stato premiato come iTunes Best Instrumental Album del 2012, un riconoscimento che si aggiunge alle otto Grammy Nominations e ai sei Gramophone Awards di cui le incisioni discografiche di Andsnes sono state insignite in questi ultimi anni. Per la sua esibizione con la RSO des SWR il pianista norvegese ha scelto il Concerto N° 3 in do minore op. 37, eseguito in modo tale da confermare in pieno tutte le informazioni positive che avevo letto sul suo conto. Si tratta davvero di un interprete beethoveniano ragguardevole per maturità di concezione, affinità stilistica e consapevolezza di fraseggio. Il Terzo Concerto nella lettura di Andsnes è intenso, equilibrato, ricco di colori e di sonorità timbrate e trasparenti nelle mezze tinte, perfetto per equilibrio nel respiro melodico e capacitÀ di far cantare lo strumento. Il dominio della tastiera è assolutamente da virtuoso di gran classe, con un tocco filigranato e incisivo nei passi di agilità di forza e un gusto sorvegliatissimo nell’ uso del pedale. Un’ interpretazione di tono aristocratico ed elegante, che ha toccato i suoi vertici nella perfetta resa delle architetture del movimento iniziale e nella cantabilità nobile ed ispirata con cui Andsnes ha reso il Largo centrale, chiudendo cun una scintillante esibizione di tutto il meglio delle sue qualità virtuosistiche nel Rondò. Stéphane Denève è stato perfetto nell’ assecondare il solista e nel fornire un magnifico sostegno di colori realizzati da un’ orchestra in forma eccellente. In complesso, ho sentito un’ esecuzione che si può tranquillamente definire come un modello di interpretazione beethoveniana moderna, di un livello esemplare sotto tutti i punti di vista. Andsnes, festeggiatissimo dal pubblico, ha suonato come fuori programma il terzo movimento della Sonata op. 57 “Appassionata”. Esecuzione scintillante e davvero avvincente, culminata in una resa spettacolare della Coda, nella quale il pianista ha dato una dimostrazione impressionante di sicurezza e dominio tecnico.

A completare quella che è stata davvero una serata di grande musica, Stéphane Denève ha diretto la versione integrale di Daphnis et Chloé, nella versione originale comprendente anche gli interventi del coro a bocca chiusa, qui realizzati in maniera eccellente dall’ SWR Vokalensemble Stuttgart guidato da Marc Korovitch. Come abbiamo già avuto occasione di notare, Denève è sicuramente uno degli interpreti raveliani più significativi di oggi. Nelle sue esecuzioni, la fantasia coloristica e la preziosità della strumentazione di Ravel sono esaltate al massimo, con una scrupolosa attenzione ai dettagli e una lucidità di analisi che richiama quella di grandi interpreti storici come Pierre Monteux, André Cluytens ed Ernest Ansermet. La RSO des SWR ha fornito come sempre una prestazione esecutiva da complesso di caratura internazionale, con una dinamica ricchissima e un suono timbrato, ricco di armonici e perfetto per omogeneità e trasparenza di tinte. Anche in questo caso, posso dire che si trattava di una lettura da prendere come modello di riferimento e una conferma delle qualità interpretative di Stéphane Denève, che si sta imponendo come uno dei direttori più interessanti della nostra epoca.



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