L’ideatore del pamphlet Indignez Vous, Stéphane Hessel, è scomparso all’età di 95 anni. Il suo breve saggio ha dato il via a due movimenti, quello degli indignados in Spagna e quello di Occupy a New York. Una personalità di vivido pensiero e di azione controcorrente; si tratta di un tedesco di origine ebrea naturalizzato francese che prima sposa la resistenza arruolandosi nel 1938 finendo poi nei campi di concentramento di Buchenwald. Nel 1948 partecipa alla stesura della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, nel 1981 viene nominato ambasciatore francese da Mitterand, nel 1986 appoggia la “gauche” di Rocard interessandosi prevalentemente di ecologia. E’ divenuto ancora più noto per aver dato impulso al movimento degli indignati; nel suo saggio evidenzia che una vera democrazia ha bisogno di una stampa indipendente, ora come ora, argomento di grande attualità. Elabora una risposta sociale alla crisi e ai soprusi della politica ripartendo dai diritti sociali e dall’esigenza di pretendere garanzie in ordine a uno stato e una previdenza sociale insomma ridefinendo la necessità di non erodere il welfare state. Definisce l’indignazione la causa della resistenza. Riprende concetti sartriani dai testi la nausea, il muro fondendoli col pensiero di Merleau-Ponty, ridefinendo la responsabilità umana come confine di senso stigmatizzando ogni atteggiamento di indifferenza. Riconosce e urla i diritti degli immigrati, propone una pacifica insurrezione riproponendo passaggi di fama mondiale quali pensieri di Gandhi e M.Luther King. Ricorderemo, facendone tesoro, il suo motto: Creare è resistere. Resistere, è creare.