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Stephen Hawking e Mlodinow Leonard: il grande disegno

Creato il 06 aprile 2011 da Atlantidelibri

NASA StarChild image of Stephen Hawking.

Image via Wikipedia

 

un saggio decisamente atteso,  del grande astrofisico Stephen Hawking: insieme ad un altro illustre fisico, l’interrogativo che si pongono è: perchè siamo qui?

Stephen Hawking – Mlodinow Leonard, Il grande disegno, Mondadori
Nel “Grande disegno” il celebre astrofisico si cimenta con la sfida scientifica per eccellenza, affrontando la questione che da sempre divide filosofi, scienziati e teologi: l’origine del cosmo e della vita stessa. Insieme al fisico Léonard Mlodinow, Hawking ripercorre le più recenti scoperte della fisica spiegando come il cosmo, in base alla teoria quantistica, non abbia una sola esistenza, e come tutte le possibili storie dell’universo esistano simultaneamente. Approdiamo così alla teoria del “multiverso”, la coesistenza del nostro universo accanto a una moltitudine di universi apparsi spontaneamente dal nulla, ciascuno con proprie leggi di natura. Nel corso della storia della scienza si è scoperta una serie di teorie o modelli sempre migliori, da Platone alla teoria classica di Newton, fino alle moderne teorie quantistiche. È naturale chiedersi se si arriverà a una teoria dell’universo che non possa essere ulteriormente migliorata. Oggi disponiamo di una candidata alla teoria ultima del tutto: la “teoria M”. Se confermata, sarà la teoria unitaria di cui Einstein era alla ricerca, e il trionfo della ragione umana. Quanto a un presunto creatore del Grande disegno, la scienza dimostra che l’universo può crearsi dal nulla sulla base delle leggi della fisica. Un saggio scientifico che spiega con linguaggio accessibile e attraverso eleganti illustrazioni come l’astrofisica sia ormai vicina a comprendere i segreti più nascosti della materia.


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COMMENTI (1)

Da malaspi
Inviato il 06 aprile a 11:52
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Poichè la filosofia è morta,scrive Hawking, solo la scienza può rispondere alla domanda sul èperchè siamo qui. In realtà la filosofia classica almeno fino aebnitz non ha cessato di porsi il problema. Tutti gli universo possibili, se sono informi o in via di compiersi a compiuti in assetti ignoti, potrebbero esserci inferiori se non ammettono l'esistenza della persona,ossia di quell'esistente che,restando tutt'uno,può agire,conoscere,amare,godere del bello,creare etc. disponendo di qualità reali precluse a forze cosmiche in fluttuazione.Queste ci superano per estensione e potenza ma non per intensità coesa di attitudini. A nostra volta mostriamo difettosità che richiamano completezza. Questa non potrà risultare fuori dall'essere persona libera e creativa. Dunque siamo su questa terra per volontà di un CHI. Tutto questo l'aveva già argomentato Tommaso d'Aquino specie nel Commentario allo Ps.Dionigi