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Stephen King - I Vendicatori

Creato il 21 marzo 2012 da Vomitoergorum @Old_Glory
Stephen King - I Vendicatori
Autore: Richard Bachman (Stephen King) Editore: Sperling & Kupfer Titolo originale: The Regulators Pagine: 416 Voto: 2/5 Pagina di Anobii 
Trama del libro:
E' un pomeriggio estivo a Wentworth, nell'Ohio, e in Poplar Street la vita scorre normale quando, all'improvviso, un'esplosione di malvagità e di inaudita violenza si abbatte sulla piccola comunità. I suoi abitanti - perlomeno i sopravvissuti - si accorgono con orrore che il loro mondo si è fatto alieno, che tutto appare sovvertito. Solo una casa sembra indenne dalla furia che devasta ogni cosa; una casa particolare, dove una donna e suo nipote lottano, ormai allo stremo, contro una forza che si sta impossessando di loro.  

Commento personale e recensione:
Certe volte ci resti un po' male quando leggi qualcosa di ben scritto ed appassionante, ma con una trama senza senso. E non si tratta neanche di violenza (troppo) gratuita, visto che la letteratura ci ha fatto conoscere qualcosa di molto più crudo e cruento. Qui manca del tutto una via d'uscita ed è uno di quegli horror dove l'aspetto fantastico ha il sopravvento e che quindi ho sempre evitato. C'era un motivo, ed è ancora oggi evidente: non sono un amante del fantasy quanto della ragione e della logica; di conseguenza si è rivelato un grosso sforzo proseguire nella lettura a tratti macchiata da note splatter. Ad eccezione del personaggio negativo Tak (o Seth) che è interessante, malvagio, apprezzabile tutti gli altri sono deboli psicologicamente e non in grado di reggere la trama o farsi quanto meno amare dal lettore. Se inizialmente non vediamo l'ora di sfogliare pagina per vedere cosa succederà e perché, dopo un po' abbiamo il senso che King voglia andare a parare in una dimensione dove causa ed effetto non vanno a braccetto, così si perde l'interesse mano a mano che le vicende e gli stermini proseguono. Se vogliamo la vera storia interessante sta nella creazione di Bachman, ma oggi come oggi anche i maiali sanno che è uno pseudonimo usato ad arte dal Re.

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