
- A questo punto della tua carriera, ora che "True Blood" ha audience e tu hai ottenuto l'attenzione di Hollywood, hai qualche frustrazione riguardo il fatto che puoi prendere (solamente) impegni lavorativi nei limiti della programmazione delle riprese dello show?
“Certo. Ognuno di noi, ad un certo punto, ha dovuto rinunciare a qualcosa. Ho avuto un paio di proposte davvero interessanti , che avrei dovuto girare nel periodo di pausa (di True Blood) e poi le hanno spostate a gennaio o febbraio. E' successo per ogni anno che ho lavorato nello show. Non c'è niente che io possa fare per questo. Si ha la disponibilità di esaminare grandi produzioni che potrebbero cambiare la vita, ma che non puoi fare. E' successo a me ed Alex (Skarsgard) quest'anno, in modi diversi. Ma la ragione per cui le persone sono interessate, in primo luogo, è per via del nostro show. E’ uno show piuttosto sorprendente. Ne sono orgoglioso. Così per sette mesi dell'anno sono occupato a girare uno degli show più hot della TV, e poi per cinque mesi posso fare altro. Molte persone, in situazioni simili, non ottengono una pausa così lunga. Giriamo 12 episodi, come sapete, ma se stai girando un arco di 22 episodi, sei fortunato se hai tre mesi di pausa, e non c'è spazio per un solo progetto. Così avrei potuto essere uno di quelli che brontola e scappa, ma io non ho intenzione di farlo perché amo quello che faccio."





