Basta digitare su Google «le donne devono» o «le donne non», per avere un saggio degli stereotipi di genere, per qualsiasi lingua e popolazione, utilizzando la funzione di completamento automatico.
Sembra un gioco, ma non lo è. La funzione di completamento automatico di Google è l’elemento chiave della campagna realizzata da Memac Ogilvy & Mather Dubai per le Nazioni Unite, UN Women, contro gli stereotipi di genere.
«Quando ci siamo imbattuti in questi risultati, siamo rimasti scioccati da quanto erano negativi e abbiamo deciso che utilizzarli per la loro evidenza», ha detto Christopher Hunt, art Ddirector del team creativo. L’idea finale è stata quella di mettere il testo delle ricerche di Google sopra le bocche delle donne, come se mettere a tacere le loro voci. «I testi su Google sono scioccanti e speriamo che il messaggio vada lontano “, aggiunge Kareem Shuhaibar, copy writer.
La campagna contro il sessismo e gli stereotipi di genere presenta volti rappresentativi di quattro etnie.
La query inserita su Google è in inglese, ma chiunque può “interrogare” Google in italiano, con questi e altri risultati.
In foto, sotto: il completamento della query ”le donne non ” è completata da Google secondo le frasi più comuni online, come “le donne non sanno guidare”.
In foto, sotto: il completamento della query ”le donne dev ” è completata da Google secondo le frasi più comuni online, come “le donne devono essere sottomesse”.
Queste sono le quattro foto della campagna. Fanno riflettere i testi sulla bocca. Sono il completamento delle query fatto automaticamente da Google, che ne ha registrato e classificato, ovvero, rivelato la frequenza su pagine online.
Manuela Ferrante & staff FM
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