Steve Jobs

“Essere l’uomo più ricco al cimitero non mi interessa.
Andare a letto la notte sapendo che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso,
quello mi interessa”
STEVE JOBS

A 56 anni, offrendolo alla morte, la vita ha deciso che per Steve Jobs potesse bastare. Adesso il genio di Cupertino è in un’altra dimensione e forse ha cominciato a sperimentare nuove frontiere tecnologiche da offrire ai suoi nuovi compagni. A noi umani l’eredità lasciata è immensa e non sto parlando solo di quella tecnologica o finanziaria, anzi; principalmente il lascito di Jobs è umano.
La figura di Steve Jobs incarna il miglior capitalismo possibile, quello che coniuga il profitto con l’etica; pochi quelli che sono stati capaci di associare il proprio nome a ciò che hanno creato e come afferma lo scrittore Michele Marziani di “associare l’uomo allo strumento”, ecco Jobs in questo caso è il numero 1. Con le sue invenzioni non solo ha cambiato il modo di pensare ma l’intero approccio alla vita quotidiana.
I-POD, MAC-BOOK, I-PHONE, I-PAD sono oggi la mia vita tecnologica e non so come potrei farne a meno, per questo al di là della tristezza, del velo di malinconia per la sua scomparsa il mio grazie è immenso e so di certo che Steve Jobs non mi ha lasciato solo.