Steve Jobs è un genio visionario, ma non lo conosciamo molto bene e così nel libro di Ken Segall, Insanely Simple, vengono fuori alcuni segreti molto interessanti, tre retroscena. Il primo riguarda il motto usato dall’azienda, ‘Think Different’, pensare in modo diverso, il secondo aneddoto racconta del nome NeXT e di com’è venuto fuori, infine, il terzo ‘segreto’ riguarda Mac OS 9 e della pubblicità.
Partiamo con ordine, dal primo evento che è stato tenuto nascosto, il ‘Think Different’.
Think Different – Pensare in modo diverso
“Think Different”, pensare in modo diverso . Il motto usato dalla Apple ha una storia e un suo perché, Steve Jobs pensava in modo differente dagli altri, altrimenti non avrebbe mai inventato e pensato solamente a smartphone e tablet come iPhone e iPad, due dispositivi che hanno reso grande l’azienda californiana. Nel periodo del ‘motto’, Steve Jobs conobbe Mandela, allora lui era il presidente del Sud Africa e vederlo su un cartellone pubblicitario gli fece venire un’idea.
Steve Jobs contattò la sua azienda pubblicitaria per avere Nelson Mandela come sponsor per i suoi prodotti, ma il presidente sudafricano rifiutò con cortesia. Mr Jobs non si arrese e allora chiese a Bill Clinton di convincere Mandela a fare lo spot pubblicitario per la Apple, il presidente degli Stati Uniti d’America chiamò Nelson, quest’ultimo rifiutò e disse “semmai al termine dell’incarico politico che ricopro”.
Da qui, Think Different. Pensare differente.
NeXT da dov’è venuto il nome?
Il nome NeXT ha tutta una storia alle spalle, da dov’è venuto? Se ve lo diciamo non ci credete. Nel libro viene raccontato l’aneddoto che riguarda il nome. C’è da dire che l’azienda doveva chiamarsi ‘Two’, in quanto era la seconda azienda fondata da Steve Jobs, ma il nome non era un granché , così ad una conferenza di Bill Gates, Tom Suiter fu colpito quando l’ex CEO di Microsoft pronunciò ‘Next’. Tom andò da Steve e disse , ” L’azienda la puoi chiamare Next”, dopo un po’ Mr Jobs disse di sì e così ecco il nome di ‘NeXT’.
Non finiscono qui gli aneddoti, passiamo al terzo e ultimo racconto.
Mac OS 9 e la pubblicità all’avvio
La Apple proponeva l’aggiornamento del sistema operativo periodicamente, Steve Jobs però voleva trovare una soluzione per evitare che i clienti dovessero pagare ogni volta 99 dollari per fare l’upgrade al loro sistema operativo. Erano gli inizi degli anni novanta, quando lui ebbe un’idea interessante, proporre l’OS per i Mac in modo gratuito, ma all’avvio del computer l’utente doveva guardare una pubblicità di circa 60 secondi prima di accendere il Pc.
L’idea fu proposta e mandata al vaglio degli altri soci, non fu mai accettata perché proporre un fastidioso messaggio pubblicitario era contro la natura dell’azienda, così mai si è avuta la pubblicità su un MAC OS.
Ecco il terzo aneddoto, ma questo è più un segreto che vede coinvolti i computer della mela, che oggi potevano portare un fastidioso messaggio pubblicitario all’accensione.
Steve Jobs pensava davvero a tutto, e questi ‘retroscena’ dimostrano di come la Apple sia stata resa grande grazie a lui e al suo pensiero.