Steven Paul Jobs, classe 1955, è morto lo scorso 5 ottobre stroncato da un tumore al pancreas. Aveva 56 anni. Iphone, iPad, iPod, queste alcune tra le sue invenzioni oggigiorno apprezzate in ogni angolo del pianeta, ma precedentemente è stato soprattutto l’inventore del primo sperimentale personal computer, nel lontano (ancor più tecnologicamente parlando) 1977, insieme all’amico e collega Steve Wozniak, nel garage di casa.
Per sette anni Jobs ha combattuto tenacemente il suo male, portando avanti quasi fino alla fine lo straordinario impegno di inventore e padre della tecnologia informatica contemporanea. Il 24 agosto le dimissioni ufficiali dal ruolo di amministratore, non potendo rispondere oltre a «doveri e aspettative in quanto CEO di Apple». Mantiene comunque la carica onoraria (sino ad allora inesistente) di presidente del Cda, designando come suo successore Tim Cook.
Malgrado il ritiro dalle scene, il 2 marzo trova le energie per prendere parte all’evento lancio dell’ultimo nato di casa Apple – l’iPad2 (che proprio in concomitanza con la scomparsa di Jobs, inizia lo scontro con il nuovo grande avversario, il tablet firmato Amazon). Mr. Apple interviene parlando più di un’ora, brillante e divertente come sempre. A giugno torna per altre due presentazioni. Il discorso d’apertura alla WWDC (Worldwide Developers Conference) – conferenza annuale dedicata a tutti gli sviluppatori di prodotti per computer sviluppati dalla Apple -, durante la quale presenta ufficialmente l’iCluod e annuncia l’iPhone4. E la proposta di un nuovo Apple Campus, durante il consiglio cittadino di Cupertino (Silicon Valley, sede dell’azienda).
Proprio qualche giorno dopo, il 21 giugno, Rai 3 dedica uno specialeall’inventore visionario (Steve Jobs – video, parte 1, parte 2): circa trenta minuti che consigliamo a chiunque voglia conoscere passo passo la storia di Apple e del suo fondatore, a partire da quel celebre garage a Silicon Valley. La storia di un uomo, di credo buddista, convinto che nella sua piccolezza di essere umano avrebbe potuto fare qualcosa per migliorare l’universo nel quale tutti e tutto siamo interconnessi. Ed esattamente questo ha fatto.
Per approfondire: “Steve Jobs se n’è andato. L’ultimo saluto alla mente e al cuore di Apple”, su Ebook Mania, numero 0, scaricabile da Lunedì 10 Ottobre 2011.
Autore: Silvia Blakely