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Steve Jobs [recensione]

Da Lord79
Steve Jobs [recensione]
E con questo siamo a quota due film su Steve Jobs, senza contare i documentari e i film per la tv e sinceramente se dovessi pensare a un personaggio che ha cambiato la storia dell'uomo mi verrebbe in mente Malcolm X o Gandhi, ma devo anche ammettere che quasi tutti quelli che conosco hanno un iPhone o comunque un prodotto a caso della Apple, ma per quale motivo dovrei andare al cinema a vedere l'ennesimo film su un tizio che non si capisce per quale motivo hanno reso un mito?
Le risposte sono quattro: Danny Boyle, Aaron Sorkin, Michael Fassbender e Kate Winslet.
Ora, Danny Boyle lo conosciamo tutti, è quel regista bravo che ha fatto molti film belli tra cui anche Trainspotting e The Millionaire e da lui ci aspettiamo qualcosa di più della storiella in cui fanno di Steve Jobs un idolo delle masse, ma per fare un buon film serve anche una buona sceneggiatura ed ecco che entra in ballo Aaron Sorkin, che probabilmente è un nome che non ci dice nulla, ma che è tipo uno degli sceneggiatori più acclamati di Hollywood e Wikipedia ci suggerisce anche che ha scritto The Social Network, film per il quale ha portato a casa un Oscar che probabilmente ora tiene in bella mostra sulla mensola sopra il camino. Magari pensava di fare una doppietta con questo film ma I'm sorry, non sei stato candidato. In compenso però è candidato come Miglior Attore Protagonista quel grandissimo figo di Michael Fassbender e ok, ok, io sono di parte quando si parla di lui e non solo gli darei un Oscar, ma anche il mio corpo e fai di me ciò che vuoi, ma mi dispiace per il Fassy, nonostante si bravo e bello da odiarlo, quest'anno pare proprio che l'Oscar andrà a Leonardo Di Caprio, ché ormai lo hanno candidato una dozzina di volte e lo hanno sempre rispedito a casa con una pacca sulla spalla e questa storia sta diventando una barzelletta e lui non sa più che personaggi interpretare per portare a casa questa dannata statuetta e stay strong Leo, quest'anno è il tuo anno, lo dicono tutti. A Fassbender lo consolo io se serve. Molto più probabile invece l'Oscar a Kate Winslet, che ormai io metto quasi al pari di Meryl Streep per quanto è brava e in questo film fa un'ennesima interpretazione eccelsa e anzi, già che ci siamo diamo un premio anche alla vera assistente di Steve Jobs per averlo sopportato tutti questi anni, perché se c'è una cosa che abbiamo capito da questo film, è che Jobs sarà stato pure un genio visionario e tutto quello che vi pare, ma umanamente era una testa di cazzo. Quindi adesso arriviamo alla domanda cruciale: il film è bello, oppure è una roba da esaltati di quelli che sborrano nelle mutande appena vedono il logo di una mela morsicata e ogni volta che esce un nuovo prodotto si mettono in fila davanti al negozio tre giorni prima? La risposta è semplice: il film è bello perché è trattato in modo intelligente e non è il classico biopic palloso. Nel corso delle due ore vediamo tre momenti cruciali della vita di Jobs, ovvero quello che accade nei 40 minuti che precedono la presentazione del Macintosh nel 1984 e poi i 40 minuti che precedono la presentazione del NeXT nel 1988 e poi i 40 minuti che precedono la presentazione dell'iMac nel 1998 e poco importa se le cose sono andate veramente così o se i fatti sono verosimili anziché veri, perché un film di questo tipo ha il solo scopo di far conoscere un personaggio che ha cambiato nel bene o nel male il modo in cui usiamo la tecnologia e in questo riesce veramente benissimo e tutto funziona alla grande, dai dialoghi, agli attori, alla regia. Le altre cazzate su vita, morte e miracoli di Steve Jobs, cercatevele su Google.

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