Steve Jobs si è dimesso a sorpresa dalla guida di Apple. L’amministratore delegato e cofondatore ha lasciato ieri, inviando una lettera al consiglio d’amministrazione nella quale afferma: «Ho sempre detto che se mai fosse venuto un giorno in cui non avrei più potuto svolgere i miei doveri e compiti come a.d. di Apple, sarei stato il primo a farvelo sapere. Purtroppo, quel giorno è arrivato».
La società ha comunicato la notizia e reso noto il testo della lettera dopo la chiusura di Wall Street. Il titolo della seconda società al mondo per capitalizzazione di Borsa – dopo Exxon Mobil – è caduto subito dopo l’annuncio nelle contrattazioni post-mercato, cedendo fino al 7 per cento. Al posto di Jobs, che resta nel ruolo di presidente, è stato nominato il direttore generale Tim Cook, 50 anni, che svolgeva de facto la funzione di a.d. fin da quando Jobs si è messo in aspettativa per ragioni mediche il 17 gennaio scorso.
Steve Jobs ha comunicato le sue intenzioni di lasciare il comando di Apple con una lettera:
“Al Consiglio di Amministrazione di Apple e alla Apple Community,
ho sempre detto che se fosse arrivato il giorno in cui non avrei più potuto compiere i miei doveri e portare avanti le aspettative come CEO di Apple, sarei stato il primo a comunicarvelo. Sfortunatamente quel giorno è arrivato.
Con la presente mi dimetto come CEO di Apple. Servirò, se il Consiglio di Amministrazione lo riterrà opportuno, come Presidente del Consiglio, direttore e dipendente Apple.
Per quanto riguarda il mio successore, raccomando vivamente di seguire il nostro piano di successione e nominare Tim Cook CEO di Apple.
Credo che Apple abbia giorni brillanti e innovativi davanti a se. E non vedo l’ora di osservare e contribuire ai suoi successi in un nuovo ruolo.
Ho incontrato alcuni dei migliori amici in Apple e ringrazio tutti per aver avuto la possibilità di lavorare per tanti anni al vostro fianco.”
Steve Jobs.
Per la società di Cupertino si apre quindi una nuova fase, senza più il suo leader carismatico e indiscusso al comando operativo. Apple senza Jobs ha rischiato il fallimento negli anni Novanta , ed è ritornata al successo solo quando il fondatore è tornato, dopo più di un decennio di assenza. La sua presenza è sempre stata ritenuta così importante che anche durante l’assenza per malattia è comparso in pubblico due volte, a marzo e a giugno, per presentare prima l’iPad 2 e poi iCloud, l’iniziativa Apple per il cloud computing.
Il primo lancio di prodotto dell’era Cook è previsto per quest’autunno, con l’annuncio di un nuovo modello dell’iPhone, e non si sa ancora se Jobs parteciperà in veste di presidente. Non si sa con precisione, peraltro, quali siano le sue vere condizioni di salute, né quanto fosse coinvolto negli ultimi mesi nelle decisioni aziendali.