Steve Nash, uomo dai mille interessi

Creato il 15 settembre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Alla lunga lista dei ruoli e hobby di Steve Nash si va ad aggiungere quello di General Manager per la squadra canadese di pallacanestro. Il ruolo, che gli è stato affidato a maggio da Wayne Parrish, CEO e presidente della nazionale canadese, è quello soprattutto di ricreare entusiasmo intorno alla squadra dopo l’ennesima delusione preolimpica dello scorso settembre, trovare un allenatore e anche raccogliere fondi dopo che l’anno scorso si erano dovuti appoggiare ad un finanziatore privato per l’assicurazione della squadra. L’obbiettivo finale è la partecipazione alle Olimpiadi a Rio nel 2016.

Facendo una carrellata dei suoi interessi, come dimenticare il calcio: da un lato il tifo per la sua squadra, i Tottenham Hotspurs in Premiership e dall’altro il coinvolgimento nel calcio canadese per sviluppare e sostenere l’ingresso della squadra di Vancouver (ora Whitecaps) nella MLS, avvenuto nel 2011.
Come molti giocatori di basket ha anche lui una fondazione benefica, la Steve Nash Foundation, creata nel 2001, impegnata ad aiutare i bambini a crescere in un ambiente sano e stimolante dal punto di vista educativo e ricreativo. Dal 2008, Steve che d’estate risiede a New York raduna giocatori di basket e calciatori professionisti amici per l’ormai famoso ‘Showdown in Chinatown’, incontro di calcio a 8 che si svolge nei parchi pubblici della città e che attrae gente e notorietà da tutto il mondo e di conseguenza fondi per la sua fondazione. Questo evento permette a Steve di unire la sua grande passione per il calcio con la beneficenza.

Uno degli interessi più recenti è quello di regista e produttore di corti: alcuni di questi l’hanno visto anche protagonista, ad esempio per le pubblicità della NIKE. Nel 2010 con Ezra Holland ha diretto e prodotto con la sua casa di produzione Meathawk, il documentario ‘Into the Wind’, trasmesso su ESPN, su Terry Fox, un ragazzo canadese che nel 1980 si cimentò nella camminata a piedi del Canada da costa a costa per raccogliere fondi e aumentare l’attenzione nei confronti della ricerca contro il cancro (aveva subito l’amputazione di una gamba per un osteosarcoma).

Tutto ciò comincia a rendere l’idea della complessità e profondità di Steve Nash che esprime i suoi talenti in molteplici campi, molto più del medio giocatore NBA… e che giocatore: vincitore di due titoli consecutivi di MVP della stagione regolare, 8 volte All-Star, per cinque anni leader negli assist. Come se non bastasse in estate è passato nella squadra più chiacchierata della lega, i Lakers, affare da non poco, vista la quantità di star e ego presenti in spogliatoio.

Steve è uno che non si è mai lasciato distrarre da vicende extra cestistiche e durante la stagione da sempre il meglio di sè. Kobe Bryant l’ha voluto fortemente accanto per guidare questa squadra a permettergli di vincere quell’Anello che sarebbe il coronamento di una carriera fantastica.


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