chi mi segue, conosce perfettamente il mio giudizio sulla vecchia classe dirigente che ci governa, che decide quanto dobbiamo guadagnare, quando dobbiamo morire e in che modo, e a che dio votarci.
oggi ho visto uscire da un’ auto un uomo, avrà avuto 75 anni circa, anno più anno meno. ecco, soffiava una leggera brezza cittadina in quel momento. appena scese dall’ auto ne venne investito, e il suo ridicolo riporto si alzò come fosse una vela. ora vi posso raccontare che tale riporto era praticamente trasparente, talmente era pochi e fini i capelli che lo componevano. in compenso però erano lunghissimi, in maniera che potessero congiungere, passando sopra la pelata, un orecchio con quello opposto. passava certo sopra la pelata, ma senza “nasconderla”. in realtà anche se fosse stato un riporto costruito con molti più capelli, purtroppo anche coprendo ipoteticamente la superficie lucida della sua testa, non lo avrebbe comunque salvato dal ridicolo al quale si era votato lui stesso. “votato”. ecco la parola chiave di oggi. sì, perchè se un uomo non è in grado di capire che il riporto oggi è fuori moda, ridicolo, inutile nel suo caso specifico visto che non funge allo scopo originale e lo fa solo perchè vedeva il proprio padre farlo, senza la capacità di capire che era una cazzata pure ai suoi tempi, ecco, come posso io pensare che tale individuo quando vota per un uomo politico o per un partito, lo fa con saggezza e spirito critico, e non in maniera cieca e irrazionale come quando decide di uscire di casa con quel cazzo di riporto?. ecco, pensare che la parodia di un uomo come quello, ancora legato a parametri estetici di 100 anni fa, colpevole d’ ipocrisia verso se stesso, perchè neppure in grado di voler vedere che quei quattro capelli che gli son rimasti non coprono nulla, legato all’ idea che sia meglio avere dei ridicoli capelli in testa, piuttosto che una bella “rasata” carica d’ orgoglio, che rappresenta in fondo il tempo che hai vissuto e che ti ha segnato, possa infine essere in grado di scegliere chi deve decidere del mio futuro, scusate… ma non ci credo. se poi quelli come lui vanno a votare e i giovani snobbano la cabina elettorale per diffidenza e delusione nei confronti della politica, ecco spiegata la situazione che stiamo vivendo. “vecchi” che nascondono un debito creato da loro( e con il sospetto che sia pure virtuale) sotto una manovra economica che non serve a nulla, solo a farci inorridire. come il loro “riporto”.