Mettere la doppia elica del DNA mi
sembrava troppo banale, così ho scelto
il pozzo di San Patrizio, anche per dare
l'idea dell'abisso.
La soluzione? Correggere tutte le mutazioni che possano mettere a repentaglio la nostra fulgida intelligenza!
Uno studio pubblicato da poco su Trend in Genetics - trovate qui una presentazione divulgativa dello studio, io sarò molto rapido - afferma che la pressione selettiva in seguito alla quale la specie sapiens ha sviluppato le sue capacità intellettive sta venendo sempre meno nei nostri ambienti monotoni, non che l'idea sia nuova, già Konrad Lorenz ne parlava in Declino dell'uomo o in Natura e Destino, non ricordo bene. Ad ogni modo l'osservazione non è affatto peregrina, ma più che la diminuzione delle capacità intellettive ed emotive mi preoccupano le soluzioni prospettate. "Credo che in futuro conosceremo ciascuna delle milioni di mutazioni umane che possono compromettere le nostre funzioni intellettive, e come queste mutazioni interagiscano con altri processi e con le influenze ambientali" sostiene Crabtree, autore dello studio. "In quel momento, forse saremo capaci di correggere magicamente ogni mutazione avvenuta in ogni cellula di ogni organismo in qualunque fase di sviluppo. A quel punto, il brutale processo di selezione naturale non sarà più necessario".
Che dire? Lo studio dimostra in maniera inconfutabile l'aumento di idiozia nella specie sapiens. A mio avviso l'autore non poteva fornire elementi più solidi alla sua tesi!