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Stick It To The Man – Recensione

Creato il 11 novembre 2013 da Videogiochi @ZGiochi

Cover Stick It To The Man

PS Vita - PS3 TESTATO SU
PS3

Genere: , , Piattaforma

Sviluppatore: Zoink Games

Produttore: Ripstone Publishing

Distributore: PSN

Lingua: Inglese (sub ITA)

Giocatori: 1

Data di uscita: 22/11/2013

Pegi 12

VISITA LA SCHEDA DI Stick It To The Man

Pro-1Comparto visivo formidabile Contro-1Si completa in una manciata di ore

Pro-2Narrazione e personaggi squisitamente deliranti e capaci di strappare tante risate Contro-2Basso livello di sfida

Pro-3Gameplay originale che intrattiene... Contro-3... Ma decisamente magro

Sviluppato da Zoink!, team svedese che si occupa di animazione e game design, e prodotto da Ripstone, Stick It To The Man è un’avventura su piattaforme 2D atipica e schizzata, che conferma un già collaudato talento degli sviluppatori in ambito grafico sfoggiando un character design ispirato e delirante come pochi. Un delirio sapiente e mai superfluo, presente nel disegno quanto nello storytelling e nei dialoghi, che ci ha messo veramente poco a suscitare il riso sulle nostre facce da videogiocatori. Un’avventura fatta di carta e stickers, stilisticamente e narrativamente ineccepibile, ma che presenta un gameplay semplice ed intuitivo purtroppo reo di una longevità e di un livello di sfida tarate entrambe estremamente al ribasso.

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Ho dimenticato qualcosa nella tua testa

Ideata da Ryan North, già noto per altre stesure di prodotti fuori di testa, la storia di Stick It To The Man trova il suo protagonista in Ray, collaudatore di caschi al servizio della sicurezza sul lavoro, che di ritorno dalla sua donna, Arlene, viene colpito alla testa da un oggetto non identificato che precipita da un velivolo governativo. Risvegliatosi in ospedale si ritrova un lungo braccio rosa che gli fuoriesce dalla testa e grazie al quale lui, e quindi noi, acquisisce la capacità di interagire con lo scenario e con la popolazione allo scopo di spostare oggetti (sotto forma di adesivi) o estrapolare informazioni utili leggendo la mente degli strambi personaggi che popolano il gioco. Se scavando nei desideri più reconditi di un NPC troveremo il desiderio di una bella torta farcita, questa si materializzerà sotto forma di adesivo ed il nostro compito sarà quello o di inserirla nei pensieri altrui (rappresentati da una nuvoletta vuota) o di utilizzarla come oggetto tangibile nel mondo di gioco, in cerca dei giusti incastri per completare il grande puzzle che si rivela essere ogni capitolo. Un’arma straordinaria dunque, di cui il governo cercherà di appropriarsi nuovamente a tutti i costi.

Questa meccanica di gioco fa sì che la componente puzzle spicchi pesantemente sulla componente platform, la quale a conti fatti si limita a richiedere alcuni spostamenti tramite l’utilizzo del braccio mentale (come rampino) e di alcune puntine da disegno (appigli) sparse per gli scenari, allo scopo di districarci tra i “man in black” intenti ad arrestare la nostra corsa. Ray apprende così come utilizzare al meglio i nuovi poteri assunti e soprattutto nuovi adesivi da utilizzare sia per la risoluzione degli enigmi che per facilitare alcune piccole sezioni di fuga: addormentando un inseguitore o mascherandolo da se stesso per fare in modo che gli altri gli vengano dietro. Nulla di particolarmente complicato quindi, anzi, forse fin troppo semplice, ma comunque divertente grazie alla natura umoristica dei monologhi celebrali che di volta in volta ascolteremo, sui quali invero si regge anche l’ottima narrazione di questo titolo.

Fai Via del Corso! È un indirizzo no?

Se la componente platform è povera ma tutto sommato piacevole, quella che potremmo chiamare “puzzle”, per quanto decisamente più presente all’interno di questo pacchetto, non è abbastanza articolata da definirsi tale. Vagare per gli scenari, ascoltare pensieri, raccogliere adesivi e cercare i luoghi o i personaggi a cui affibiarli è in sostanza la routine di questo gioco, scandita spesso da associazioni così improbabili che non sempre ci è stato facile azzeccare al primo colpo, ma che una volta trovate, magari dopo tentativi casuali, si scoprono esilaranti e di tanto in tanto geniali. È dunque un prodotto che va quasi visto come un racconto interattivo, nel quale ci si muove a destra e a sinistra, uniche direzioni disponibili, allo scopo di trovare connessioni laddove in linea di massima non se ne vedono, solo per il piacere di vedere che piega prenderà l’assurdo racconto e quali altri personaggi complessati ci si pareranno davanti.

Solo ottime parole da spendere invece per il comparto grafico, brillante e dallo stile autoriale, che un po’ potrebbe anche ricordare il tratto di alcuni cartoni in onda su Cartoon Network, riscontrabile anche in altri lavori minori dello stesso team, in cui non passa inosservato l’intelligente utilizzo della carta e del cartone simulati, utilizzata anche per il character design, che riesce a consegnare la magia di un mondo indiscutibilmente 3D ma quasi completamente privo di volume. Apprezzabile il doppiaggio, disponibile solo in Inglese, anche se non professionale, così come l’impiego di “Just Dropped In” di Mickey Newbury come track principale, pezzo sugli effetti che l’LSD provoca al corpo umano: in tema con il prodotto in questione, se non per l’apparizione dell’allucinogeno, almeno per la follia del prodotto videoludico in questione. Poco nutrito invece il roster dei suoni, dei quali però non si sente affatto la mancanza, focalizzando il titolo esclusivamente su testo ed immagine, come deve effettivamente essere.

IN CONCLUSIONE
"Stick it to the man" è un espressione inglese che significa "attaccaglielo addosso", ma che può assumere il significato, meno prosaico, di: "opponiti all'ordine che ti è stato ingiustamente imposto", "ribellati all'oppressore". Il gioco di parole da parte di Zoink! è esplicito e si giustificano così gli eventi sopra le righe a cui abbiamo assistito in corso d'opera, privi di logica e di coerenza, almeno così come il senso comune vuole intenderle. Il gioco è come un viaggetto spensierato di poche ore, purtroppo troppo poche, laddove qualche personaggio strampalato e qualche dialogo delirante in più non avrebbero certo né annoiato né guastato l'esperienza, rappresentandone a tutti gli effetti il vero fulcro. Malgrado questi suoi difetti però, ci sentiamo non solo di consigliarlo per il prezzo proposto sullo store Playstation (9,99 €), ma anche di premiarlo per la sua spiccata ed indiscutibile personalità. ZVOTO 8
Voto dei lettori7.5
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