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Stili di trading e investing: scegliere il time-frame più adatto su cui operare

Creato il 20 ottobre 2010 da Robertopesce

Stili di trading e investing: scegliere il time-frame più adatto su cui operareRileggevo i commenti agli ultimi due articoli pubblicati in cui presentavo gli interessantissimi scenari relativi agli investimenti sull’ORO e sull’ARGENTO e riflettevo come ancora una volta una delle difficoltà maggiori per chi inizia ad avventurarsi nel mondo degli investimenti finanziari sia comprendere l’importanza di scegliere il time-frame (orizzonte temporale) giusto su cui operare.

Nella prima parte del corso “INVESTIRE IN AZIONI E ETF (POSITION TRADING)“, la cui prossima edizione si terrà SABATO 30 OTTOBRE a Reggio Emilia (ULTIMI POSTI DISPONIBILI, CLICCA QUI per INFORMAZIONI e ISCRIZIONI), presento i principali stili di trading e investing e i relativi orizzonti temporali.

In breve, le principali possibilità operative sono:

  1. INVESTING: time-frame (orizzonte temporale) di alcuni anni o in alcuni casi persino decenni
  2. POSITION TRADING: da alcuni mesi ad alcuni anni
  3. CORE TRADING: da 2-3 settimane ad alcuni mesi
  4. SWING TRADING: da 2 a 7-10 giorni
  5. GUERRILLA TRADING: 1-2 giorni
  6. DAY TRADING: operatività intraday, solitamente da 30 minuti a qualche ora
  7. SCALPING: operatività intraday di brevissimo respiro (normalmente qualche minuto)

Il fatto di operare all’interno di uno stile e di un time-frame piuttosto che di un altro può dipendere da vari fattori tra cui le preferenze personali, gli obiettivi della propria attività di trading (ad esempio, i trader full time  devono giocoforza operare prevalentemente su time-frame brevi o brevissimi in quanto la loro necessità è quella di dover disinvestire frequentemente visto che non hanno altre fonti di entrate e hanno necessità di usare mensilmente il denaro per sè stessi e per la propria famiglia), il tempo a propria disposizione per il trading etc.

Tuttavia, e questo è il punto più importante su cui volevo arrivare, i migliori risultati sono ottenuti da quel manipolo ristretto di trader e investitori che, nel tempo, ha maturato l’abilità e l’esperienza necessarie per SAPER OPERARE SU PIU’ ORIZZONTI TEMPORALI e, di volta in volta, sceglie di posizionarsi su un time-frame o su un altro alla ricerca delle migliori opportunità del momento o comunque opera anche contemporaneamente con stili e titoli diversi per soddisfare diversi obiettivi personali e familiari.

Potrebbe ad esempio operare contemporaneamente come:

  • INVESTITORE sui metalli preziosi per proteggersi da un potenziale rischio di iper-inflazione o deflazione acquistando magari oro e argento fisico
  • INVESTITORE-ACCUMULATORE di LUNGHISSIMO TERMINE per obiettivi pensionistici personali lavorando con ETF sui mercati mondiali e magari basandosi principalmente su una strategia semplice e poco impegnativa come il PAC (Piano di Accumulo) che trae il suo meglio dalle oscillazioni periodiche e dagli archi temporali lunghi
  • POSITION TRADER sui mercati dei paesi emergenti (Cina, Brasile, India, Messico, Indonesia etc.) operando sempre in ETF con un orizzonte temporale stimato al momento sull’arco dei 5-10 anni
  • CORE, SWING o GUERRILLA TRADER su singoli titoli azionari (soprattutto americani, occhio a fare trading sulla borsa italiana…) a seconda del momento contingente dei mercati

Soprattutto riguardo all’attività più tipica di trading di questi ultimi 3 stili, va infatti detto che ogni anno (o frazione di anno) fa storia a sè, soprattutto sui mercati iper-volatili e “bizzarri” di questo ultimo decennio che non permettono più i sonni sereni dei “cassettisti” che dominavano fino alla fine degli anni ’90.

Avremo quindi periodi con i mercati in forte trend rialzista o ribassista in cui i maggiori guadagni si ottengono con stili più “lunghi” (core trading ma anche position trading) e periodi di mercato laterale o senza una direzione precisa in cui conviene muoversi sul breve termine (swing trading e guerrilla trading) oppure non muoversi affatto se si vogliono evitare gli inevitabili mal di pancia e le perdite dovute al continuo scattare degli stop loss.

Non comprendere l’importanza della scelta del giusto time-frame a causa di un approccio ai mercati troppo “mono-dimensionale” è allo stesso tempo sia un errore tipico dovuto all’inesperienza che un peccato mortale se non lo si riesce a comprendere e superare dopo qualche anno di attività.

Nel prossimo articolo riprendo il discorso sviluppandolo con alcuni grafici e esempi pratici tratti dallo scenario attuale (ottobre 2010).

Nel frattempo, se sei relativamente nuovo a questi argomenti e non lo hai ancora visto, puoi iniziare a dare un’occhiata a questo VIDEO-CORSO INTRODUTTIVO GRATUITO che ho registrato lo scorso anno e che ti accompagna per mano nell’affascinante mondo degli investimenti finanziari e del trading.

Alla prossima, buon trading!

Roberto Pesce

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