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STINCO, RAY-TRACING; Lettori

Creato il 08 novembre 2013 da Chinalski

Stìnco
Dal longobardo skinko, da cui il tedesco Schinken ‘prosciutto’.
Sostantivo maschile (plurale stinchi).
1. Osso e più in generale la parte della gamba dell’uomo dal ginocchio alla caviglia.
Allungare gli stinchi: (figurato, disusato) morire, tirare le cuoia.
Rompere gli stinchi a qualcuno: importunarlo.
2. (zoologia) Negli arti dei quadrupedi, la parte che ha come base anatomica il metacarpo negli arti anteriori e il metatarso in quelli posteriori.
Lo stinco di bovino o di maiale che viene cucinato intero.

Una (parola) giapponese a Roma

Ray-tracing [raj'tresing]
Sostantivo maschile invariabile.
Voce inglese, composto di ray ‘raggio’ e tracing, derivato di (to) trace ‘tracciare’.
Sostantivo maschile invariabile.
(ottica) Tecnica di calcolo automatico, usata specialmente in campo informatico, del percorso seguito dai raggi di luce all’interno di un sistema ottico.

I lettori ci scrivono

Un lettore ci ha chiesto perché si usa dire di qualcuno che "non è uno stinco di santo".
L’espressione serve per indicare in modo ironico che l’oggetto del discorso è una persona disonesta, non virtuosa e comunque dai comportamenti a dir poco discutibili: vi narrerò il casetto d’un amico, / che non è punto uno stinco di santo (Giusti). Lo stinco di santo sarebbe quindi l’uomo virtuoso, e viene così identificato poiché tra le reliquie dei santi sembra esserci abbondanza di tibie o comunque di ossa lunghe. Curioso poi che la locuzione abbia sempre la negazione: avete mai sentito dire di qualcuno che è uno stinco di santo?

Grazie a Marco Marcon.


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