Magazine Cultura

Sting, basta la sua voce

Creato il 01 agosto 2011 da Ingrandimenti @ingrandimenti
Sting, basta la sua voceA pensarci bene, il figlio di un infaticabile lattaio e di una solerte parrucchiera ne ha fatta di strada. Da Wallsend, a nord di Newcastle, a protagonista della musica nel mondo. E così, da Englishman in New York a Fields of Gold, da Roxanne a King of pain, da Fragile a Desert rose, nella suggestiva Cavea dell'Auditorium di Roma, Sting ha incantato il pubblico, lo ha toccato con le sue note e la sua vocalità, lo ha trascinato con la sua coinvolgente musica. Il Symphonicity, tour mondiale in corso da un anno, ha fatto tappa a Roma a sette mesi di distanza dall'ultimo concerto di Sting. Accompagnato da grandi nomi della musica, tra cui Dominic Miller alla chitarra, Ira Coleman al basso, Rhani Krija alle percussioni, Jo Lawry alla voce e l'orchestra sinfonica diretta dall'abile Sarah Hicks, Sting ha regalato a un pubblico entusiasta più di due ore di vibrante musica: Every little Thing she does is magic, If I ever lose my faith in you, Every breath you take, pezzi dei Police e da solista che la metamorfosi, dal rock alla chiave sinfonica, hanno reso unici e inebrianti. Un ospite speciale sul palco di Roma: il figlio Joe Sumner, voce dei Fiction Plane, che ha eseguito la brillante Two sisters. Il giovane resta sul palco e canta Next to you insieme al papà. Un abbraccio tra i due e pubblico in delirio. Sedici Grammy Awards,  un Emmy, un Golden Globe, il Century Award dalla rivista Billboard, tre nomination per l'Oscar, nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Songwriters Hall of Fame, Gordon Matthew Thomas Sumner è quello che mostra di essere. Archiviate le grandi folle e i grandi stadi ciò che gli serve è il prestigio e il riconoscimento del suo pubblico, attento e selezionato. Come lo è lui: competente, raffinato e avvenente, cantante superbo e attore di cinema e teatro, con quell'aspetto da fanciullo, fisicamente ben lontano dai prossimi 60 anni che compirà il 2 ottobre.
  

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine