Dialogo per una convivenza pacifica
Si è chiusa oggi a Stintino la due giorni dedicata al confronto tra religioni e identità culturali.
STINTINO 17 gennaio 2015 -
, docente alla Facoltà di Scienze politiche di Trieste a condurre la prima sessione. E proprio il docente universitario ha detto il futuro sarà una società eterogenea, multiculturale, una società che si trova difronte valori inediti che dovranno sottendere ad aggiustamenti di ordine sociale. Adesso però la società è impreparata, perché dimentica che le grandi problematiche politiche e religiose, le passioni democratiche avvengono quando succedono mutamenti profondi all'interno della società stessa. Così come avvenne con la caduta del muro di Berlino, nel 1989 . Da quel momento è caduta quella nozione di universalismo basato sulla libertà e uguaglianza e si è aperto il fronte di una serie numerosissima di conflitti etnici in gran parte del mondo, compresa l'Europa.
Si sono quindi succeduti gli interventi del vescovo ausiliare del Patriarca di Antiochia dei Siri a Beirut , l'imam e professore di Scienze politiche e religiose, Università Internazionale Libanese, Saida in Libano Sheikh Sadeq Naboulsi Ahmad, dell'ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica dell'Iraq presso la Santa Sede Habeeb Mohammed Al-Sadr, quindi dell'imam e membro dell'Alta Commissione dei Saggi Islamici Religiosi, Siria Sheikh Ali Hassan Ramadan.
La sessione pomeridiana è stata presieduta dal vicedirettore del Tg1 della Rai Gennaro Sangiuliano che ha coordinato gli interventi del Nunzio apostolico Edmond Y. Farhat, di Marwa Osman giovane giornalista libanese di Al Etijah Tv, del giornalista e scrittiore siriano Kevork El Massian e di Ameen Abo Yehia giornalista di Asia Tv