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Stipendi e Pensioni da morti di fame per noi. Compensi d'oro per loro!
Creato il 03 dicembre 2015 da Freeskipper
In Italia - e stiamo parlando di un Paese Ue mica del Burundi - abbiamo ancora le retribuzioni più basse, le tasse più elevate e i servizi più scadenti del Vecchio continente! Alchè l'ottimismo sbandierato a destra e manca dal "premier senza voto" sembra per davvero fuori luogo e di cattivo gusto! Almeno per tutta quella 'gente per bene' che campa onestamente con stipendi e pensioni da "MILLE EURO AL MESE" e che nonostante ciò paga fino all'ultimo centesimo di tasse per poi ritrovarsi a fine mese col problema di mettere insieme il pranzo con la cena e con servizi pubblici che dire "inadeguati", per quanto ci costano, è dire per davvero troppo poco! Comunque noi siamo i "gufi ribelli" e non facciamo testo. Ma pure l'Istat è un grande gufo? Secondo l'Istituto nazionale di statistica, quasi un pensionato su due, 6 milioni e mezzo di persone, percepisce un assegno sotto i mille euro al mese, mentre sono 240mila gli "intoccabili" a poter intascare una pensione "dorata", sopra i 5mila euro. Sono i dati Istat del 2014 sulle pensioni italiane. Il 40,3% dei pensionati - rileva l'Istituto diffondendo i dati del 2014 - percepisce un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro al mese. Si tratta di oltre 6 milioni e mezzo di persone, più di quattro su dieci. I pensionati che in Italia possono contare su oltre 5.000 euro al mese sono quasi 240.000, appena l'1,4% del totale. Altri 767.000 pensionati (il 4,7% dei 16,25 milioni di pensionati) può contare su redditi da pensione tra 3.000 e 5.000 euro al mese. Tra il 2011 e il 2014 i pensionati in Italia sono diminuiti di oltre 400.000 unità, tra 16.668.000 del 2011 a 16.259.000 del 2014. Il dato con tutta probabilità risente della stretta sui pensionamenti decisa con la riforma Fornero della previdenza. Quasi la metà delle pensionate non arriva a mille euro mensili. Nel 2014 il reddito da pensione si ferma prima per il 49,2% delle donne. Le donne con meno di mille euro al mese sono oltre 4,2 milioni. Tra queste possono contare su meno di 500 euro 1.169.000 persone. E non andrà meglio ai 35enni di oggi che a dire dell'Inps - altro gufaccio!? - percepiranno, a fine attività lavorativa, una pensione pari a circa il 25% inferiore a quella dei loro genitori pur lavorando fino a 75 anni e versando fino all'ultimo centesimo di contributi. C'è poco da essere ottimisti. Ma lui, il "premier senza voto", twitta che siamo tornati a crescere. Più povertà, più disoccupazione giovanile, più spesa pubblica, più tasse, più insicurezza, più ingiustizie, più malaffare, più corruzione, più evasione fiscale! Questa è l'unica crescita che si registra oggi in Italia! E questa crescita ci fa paura!