Ma io ve l'avevo detto qui che non ero tanto convinta di leggere questo libro.
L'ho portato in viaggio con me, ma l'emozione di diventare zia mi ha dato troppe cose da fare e non ho avuto tanto tempo per leggere, l'avevo sull'aereo anche al rientro, ma ero troppo stanca per leggere...c osì stanca che ho comprato una rivista, ma si sa!, per leggere le riviste femminili non è necessario avere i neuroni in funzione. L'ho tenuto qui in casa per qualche altra settimana leggendone una pagina un po' qui un po' là e... no, non è scattata la scintilla. Il libro è ancora lì e nel frattempo ho chiesto ad una collega se avesse finito di leggere Il Vangelo secondo Gesù Cristo, di Saramago, e lei il giorno dopo me l'ha portato... me l'ha prestato!
L'ho adorata per questo, ve lo dico subito. E poi il libro è tutto ciancicato e vissuto, l'ha portato anche al mare e probabilmente ha respirato anche un po' di acqua... insomma, ne ho letto le prime dieci pagine e mi ha conquistato subito. Mi piace da morire la scrittura di Saramago, di cui non ho mai letto altro (anche se ho L'uomo duplicato, di cui però ho abbandonato anni fa la lettura - anzi, devo ricordarmi di riprovarci, magari).
Insomma, Saramago mi sta piacendo, so che alcuni ne hanno interrotto la lettura per poi riprenderla, ma a me sta piacendo così, da subito, quando il Principe arriva una mattina con un pacchetto, una bustina della libreria Marescritto, un pacchetto rosso, sembra un bel libro corposo...
No!
Non può essere!
Murakami.
1Q84
Il libro su cui ho tentato per giorni di testare la mia purezza attraverso il proposito di arrivare almeno fino a Natale prima di comprarlo.
Potrei forse non amare quest'uomo? (Il marito, ovviamente, Murakami non so nemmeno che faccia abbia).
Solo che ora sono un po' confusa. E continuo a fare broding.
I libri sono tutti lì sul comodino.
E io ho il blocco del lettore.
Mi sentirò in colpa nei confronti degli altri appena deciderò di aprirne uno.
Lo so.
Sono patologica.