Stoccaggi di gas e centrali, il consigliere d’opposizione Giuseppe Torchio è intervenuto con un ordine del giorno il 9 ottobre, votato all’unanimità e apprezzato esplicitamente dall’assessore Giovanni Leoni. La sensibilità
Il Presidente del Consiglio cede la parola al Consigliere Torchio che illustra il seguente ordine del giorno:
Premesso che:
1)è indispensabile garantire alla popolazione interessata ed alle Istituzioni che la rappresentano adeguati livelli di sicurezza in relazione al consolidamento della tendenza che vede il sottosuolo della Provincia di Cremona tra i primi in Italia quale sito di stoccaggio di gas metano;
2) che la definizione di compensazioni economiche con i territori, tuttora in itinere e senza l’avvenuta definizione di un accordo complessivo che regoli l’intera materia, non annulla ma semmai esalta la necessità di protocolli di sicurezza degni di un Paese fortemente evoluto come il nostro, evitando la speculazione sul fattore umano e la crescita di fenomeni di forte allarmismo sociale;
3)è necessario ribadire, dopo l’esplosione di alcuni mesi orsono nella centrale di Ripalta Cremasca e quella tra venerdì e sabato (rilevata anche dall’Arma dei Carabinieri) nella centrale di Bordolano, la necessità di controlli non distruttivi dei tubi onde poter contare su una certificazione tecnica probatoria soprattutto se saranno confermate le voci che indicherebbero il raddoppio della pressione a causa della immissione di un maggiore quantitativo di gas stoccato;
4)sarebbe di difficile comprensione la ventilata decisione di lasciare impresidiato l’impianto a livello notturno, senza la presenza della necessaria vigilanza;
chiede una verifica complessiva dell’intera problematica ed, in particolare, se e quali motivi siano stati indicati per giustificare la ritardata e/o mancata realizzazione delle mitigazioni dell’impatto ambientale in aperta contraddizione con le slides illustrative presentate nell’incontro pubblico a Villa Zaccaria e con gli impegni a suo tempo assunti con Comune e Provincia, configurando, in tal modo, una situazione di fatto simile a quella degli impianti posti nelle realtà desertiche sub sahariane;
chiede, inoltre, esplicitamente la fornitura ai Comuni interessati ed alla Provincia di un report adeguato e costante di questi controlli nonchè un preciso cronoprogramma delle realizzazioni; a fronte di posizioni estremamente serie e responsabili assunte dagli Enti Locali cremonesi vanno superati eventuali ritardi ed omissioni che possono rendere il clima decisamente più difficile per la presenza di vistose anomalie, tanto più evidenti se rapportate ad una mole di utili aziendali in crescita e con ordini di grandezza assai significativi e, comunque, di diverse decine di milioni.
Udito l’intervento dell’assessore Leoni che esprime la posizione dell’Amministrazione sull’argomento e che propone al Consiglio di votare favorevolmente.
. . . omissis . . .
(La trascrizione degli interventi è omessa in questa sede in quanto estratto e contenuta nel verbale di adunanza del Consiglio).
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) l’odg sopra descritto ed accerta – con l’assistenza degli scrutatori – l’esito della votazione: presenti e votanti n. 20 Consiglieri; favorevoli n. 20. Ne proclama l’approvazione all’unanimità.