Stoccaggio di Bordolano, fiamme alte nella notte. Ma chi controlla le emissioni?

Creato il 04 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Attività ridotta al cluster B ieri sera, come in un giorno di prove tecniche senza conseguenze visibili, almeno finché la luce del sole ha protetto abitanti e passanti. Nella notte i quattro cilindri dello stoccaggio hanno ricominciato come l’altra notte a bruciare metano, con fiamme alte dal colore vivace. Quanto metano stato emesso nell’atmosfera?
Il sindaco ha avvisato solo di attività che avrebbero comportato “l’accensione di una fiammella”. Altro che “fiammella”! Chi controlla quelle emissioni di un gas pericoloso come il metano? La Stogit stessa? Se una persona incuriosita si avvicina che le succede? Che aria si respira in quella zona? Che concezione della sicurezza ha il sindaco Diego Bottini? Indecifrabile. E l’assessore Luigi Amore, che da sindaco ha approvato tutto questo, andrà ancora orgoglioso dello svolgimento delle operazioni? Ma perché i cittadini che desiderano respirare non un’aria pulita (siamo nella Lombardia dell’arrestato ex assessore regionale all’ambiente Franco Nicoli Cristiani) ma almeno non ulteriormente peggiorata? Quali sono le conseguenze per il mais di Bordolano? Che cosa sta diventando l’agricoltura? La Stogit agisce, il sindaco non fa saper nulla, tranne che parlare di “una fiammella”.

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