Vasa Museet - © Ola Ericson/imagebank.sweden.se
Stoccolma è una città che ha saputo conquistarmi. Il viaggio, seppur breve, fatto in Svezia è stato molto importante per me, coronato dalla visita di 2 musei davvero pazzeschi, a mio avviso: Historiska Museet, di cui vi ho già parlato, e il Museo del Vasa. Si tratta dell'unica imbarcazione del XVII secolo arrivata intatta fino ai giorni nostri. Oggi sul blog esploriamo un'importante parte della capitale della Svezia.Era Midsommar quando sono arriva in Svezia e il sole di mezzanotte sembrava non voler lasciare mai il cielo crepuscolare che sovrastava la nazione scandinava.
Io e Gian eravamo i più svestiti in quei giorni a Stoccolma e la cosa ci faceva sorridee, e non poco.
Una delle nostre tappe fu, quel giorno, l'isola di Djurgården che, con si suoi quasi 280 ettari di parco, resta una piccola grande meraviglia. Una di quelle che vorrei avere io dietro casa, per potermele godere tutti i giorni.
Come siamo arrivati al Djurgården?
Facilissimo: ci sono vari modi.
In tram, a piedi oppure via mare... soluzione scelta da noi perché ci piacciono proprio i piccoli o lunghi tragitti fatti in traghetto o imbarcazioni simili.
L'aria era fantastica quel giorno a Stoccolma e non mi persi un minuto di quella breve traversata.
Il giardino del Djurgården sembrava un piccolo paradiso fatto di attracchi per le barche a vela e percorsi da fare tranquillamente a piedi.
Sullo sfondo di tutto ciò, spunto in un minuto un qualcosa di particolare: la punta degli alberi del Vasa.
Il Vasa, come vi dicevo, è un vascello del XVII secolo affondato durante il suo viaggio inaugurale , poco dopo essere partito. Pensate un po', non fece nemmeno a tempo a lasciare la zona del porto.
La storia dice che fu colpa di alcune raffiche di vento anomalo.
Il tutto avvenne nel 1628, dando la possibilità al mare antistante la città di inghiottire quel magnifico vascello da guerra.
Nei libri di storia si dice che dovesse essere usato contro la Polonia.
Il Vasa, affondando, si portò con sé il carico di merci e armi nonché circa un terzo degli uomini presenti a bordo.
Ad inizio degli anni '60, il relitto fu riportato in superficie, venne ripulito, studiato, esaminato e chi più ne ha più ne metta. Ora è in bella mostra dentro ad un museo costruito attorno alla nave.
Entrare al museo del Vasa costa 130 SEK, circa 13 euro.
E' una spesa che val la pena di fare perché ciò che si può vedere all'interno del padiglione che ospita il vascello è davvero un qualosa di meraviglioso.
Se siete in possesso della Stockholm Card, l'ingresso è compreso. Così come l'uso dei mezzi pubblici in città e il passaggio su alcuni barconi.
Il museo mostra la barca nella sua grandezza e completenzza, con tanto di parte del carico e di tutto ciò che fu recuperato una volta riportata in superficie la nave.
Oggetti, suppellettili, abiti, merci... se volete fare un giro nella storia, il Vasa Museet è il posto giusto.
Per arrivare al museo si può approfittare anche di un tram davvero molto speciale... perché totalmente vintage. Si tratta del tram N7, una linea percorsa da vetture storiche che vale un giro (ma anche due e tre).
Questo tram ha salvato me e Gian da un mega temporale!
Avessimo avuto un po' di tempo in più, avremmo esplorato il suo percorso più volte perché le fermate del tram N7 sono un vero e proprio itinerario all'interno della città.
Tempo fa scrissi che Stoccolma è una città che gioca a nascondino e la ritengo ancora tale.
Quel luogo è riuscito a farmi sentire un misto tra una bimba e un'esploratrice esperta, incantata dalla bellezza della luce di un'estate nordica e appassionata ogni minuti di più di una capitale davvero magnifica. Come la Svezia intera, del resto.