E’ nuovamente tempo di Monday Night in Premier League. Al Britannia Stadium in un match già importante ai fini della bassa classifica, si sfidano Stoke City e Newcastle in una partita che vede entrambe le squadre arrivare da un periodo delicato: i potters sono a quota 5 e nonostante la perla iniziale del successo all’Ethiad Stadium contro il City vede la classifica languire con gli uomini di Hughes che strano a dirsi visti gli ultimi anni, non si sono ancora imposti in casa.
I magpies se la passano anche peggio con due punti in meno e un triste ultimo posto in classifica appaiati al Burnley. La squadra di Pardew vive già da inizio stagione un periodo tutt’altro che positivo con la figura del manager inglese fatta oggetto di pesanti critiche dalla tifoseria, e l’andamento iniziale del campionato non ha di certo aiutato a rasserenare gli animi in quel di Newcastle. Nonostante il placebo della vittoria a metà settimana nel terzo turno di Capital One Cup ai supplementari contro il Crystal Palace, questa partita si prospetta già cruciale per il proseguo della stagione.
Il Newcastle si schiera con un 4-4-2 iniziale dove Riviere è il terminale offensivo. Lo Stoke padrone di casa invece si presenta con un 4-2-3-1 di base che scopriamo sin dai primi minuti essere in realtà un 4-3-3 con Moses e Diouf sugli esterni a sostenere la punta avanzata Peter Crouch.
L’esultanza dei potters
Il canovaccio della partita è chiaro sin dai primi minuti con la squadra di Alan Pardew che, nonostante l’ultima posizione in classifica è arrivata qui a Stoke-on-Trent con la chiara intenzione di fare la partita e di contro uno Stoke che decide di aspettare l’avversario per ripartire poi in contropiede. Dopo pochi minuti sono i magpies a rendersi pericolosi per primi con un bel guizzo di Cabella con l’ex Montpellier che si rende protagonista di una bella serpentina per poi scaricare per Riviere che di prima intenzione la manda altissima. Ma dopo 15 minuti conditi da molto possesso palla e dall’unica azione pericolosa scaturita dal tandem di giocatori provenienti dalla Ligue 1 ecco che arriva la doccia gelata per il Newcastle con Moses che scatenato sulla fascia mette col destro un cross invitantissimo per Crouch con l’ex Portsmouth che controllato abbastanza blandamente da Coloccini non può far altro che depositare in rete con la specialità della casa, il colpo di testa, realizzando così il secondo gol consecutivo in campionato. Dal settore ospiti arrivano impietosi i cori e i cartelloni ‘Sack Pardew’ con la tifoseria magpies che è da tempo in rotta di collisione nei riguardi del loro manager.
Inizia una nuova fase della partita molto emozionante con sullo sfondo quasi il destino del proprio allenatore appeso ad un filo; il match con il passare dei minuti diventa sempre più intenso nel puro stile inglese e con interventi duri ma corretti. E’ proprio Coloccini che prova a rifarsi da azione susseguente un corner ma la manda alto palesando i suoi limiti in fase conclusiva da buon centrale vecchio stampo. Siamo alla metà del primo tempo quando per un problema muscolare Hughes deve ricorrere già alla prima sostituzione, Arnautovic che prende il posto di Diouf. Lo Stoke ha il piano di rubare in zona alta del campo e ripartire in contropiede, un copione che si realizza perfettamente grazie a Moses che ha una grossa porzione di campo libera da sfruttare per correre: l’ex Chelsea imbecca Crouch in posizione vantaggiosa per battere a rete ma stavolta il lungagnone inglese di piede la manda a lato di Krul che era vigile sulla traiettoria. In molte azioni di transizione si notano gli incredibili problemi difensivi del Newcastle che non a caso prima di questa partita era la seconda squadra più perforata del campionato soltanto dietro al neopromosso Qpr. La velocità di Moses metterà ancora in subbuglio la retroguardia con il nigeriano autentico mattatore del primo tempo con ottime azioni partendo dalla fascia, bravo a ripiegare dietro e soprattutto a ripartire in campo aperto cercando la conclusione finale o il dialogo con Crouch. Al 43′ arriva il primo vero pericolo per la porta di Begovic: un tiro di Janmaat impegna seriamente il portiere costretto a mandarla in calcio d’angolo dal quale non scaturirà nulla con le squadre che vanno così all’intervallo.
Ripresa che inizia con il cambio per il Newcastle: Papis Cissè è buttato nella mischia – chissà forse anche in versione amuleto (4 gol in 5 partite per lui contro i potters sua vittima preferita) – e sostituisceun abulico Riviere che anche oggi ha confermato di essere soltanto un lontano parente di quello che aveva incantato per gran parte della scorsa stagione al Monac,o contendendo per larghi tratti la sfida realizzativa con il suo compagno d’attacco, un certo Radamel Falcao. Inizio di secondo tempo che riprende con il palleggio sterile del Newcastle e uno Stoke ficcante ogni volta che ne ha l’occasione.
Al 48′ arriva un cross pennellato da Muniesa, Wilson sventa di testa ma la palla arriva ad Arnautovic che scocca un rasoterra imparabile per Krul ma che trova l’opposizione del palo. Pochi minuti dopo è ancora l’ex Inter a rendersi protagonista con una palla recuperata sulla tre quarti ad un impacciato Tioté, assist centrale per Adam che da buonissima posizione viene murato.
Moses e Arnautovic fanno malissimo a campo aperto con il baricentro del Newcastle notevolmente avanzato. In una di queste occasioni arriva lo spunto di Arna che viene fermato da Jamaat che quasi comicamente rinvia su un proprio compagno con il rimpallo che favorisce Moses che da pochi passi scarica su un Krul prodigioso che salva il risultato. Pardew prova a dare una svegliata alla sua squadra e muove la panchina decidendo di far entrare prima Obertan per Gouffran e poi Ameobi per uno spentissimo Cabella la cui qualità non è minimamente pesata quest’oggi nella partita.
La gara continua a svolgersi su ritmi frenetici (condita anche da molti errori di misura) in un match elettrico che vede una pesante posta in palio per le due squadre che cercano di uscire da un periodo nero. Siamo già alle battute finali quando ancora la catena Muniesa-Moses-Arnautovic produce l’ennesima occasione da rete fallita per la mira poco precisa di quest’ultimo.
E’ il minuto 83 quando arriva l’azione che può cambiare le sorti della partita con Obertan che sulla destra fa partire un cross che viene ciccato dalla difesa e trova Colback pronto a battere a colpo sicuro, ma la palla colpisce incredibilmente la traversa. E’ ancora l’ex meteora del Manchester United entrato molto bene in partita che crea scompiglio sull’esterno lascia partire un tiro-cross che trova l’opposizione di piede di Begovic in quello che a tutti gli effetti sarà l’ultimo assalto della partita.
Tutti vogliono il licenziamento di Pardew
Prima vittoria casalinga Stoke e Pardew quasi out – Si conclude a Stoke-on-Trent una gara vibrante, chissà forse non dai contenuti tecnici spettacolare ma sicuramente intensissima. Lo Stoke sale a quota 8 punti e trova contemporaneamente il primo gol in casa e anche la prima vittoria.
Continua invece il periodo nero dei magpies che si sono resi protagonisti di una gara di buona personalità considerando la loro posizione di classifica ma che ha visto ripresentarsi tutti i problemi di questo avvio di stagione con la difesa che sbanda pericolosamente e l’attacco poco prolifico. Con questi presupposti sarà dura salvarsi anche per una squadra col tasso tecnico superiore a molti altri club della zona di bassa classifica.
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