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Stop

Da Elys
Stop

Oggi ho perso il mio niente. Senza neanche una possibilità di appello. Se ne è andato così, in una notte di dicembre, all'improvviso, gettando via quello che non è mai stato e che non sarebbe mai potuto essere né diventare. E io mi ritrovo a sentirmi nuda. Una strada scivolosa e difficile da percorrere. Una scatola vuota. 

Ma è giusto, so che è giusto così. 
E lo è perché le attese prima o poi finiscono, anche se poi terminano sempre nel modo peggiore. Lo è perché non eravamo nulla. Anche se quel "nulla" era mio e di nessun altro e ci stavo bene, era la mia coperta di lana sul cuore. Lo è perché ad un certo punto non poteva più starmi accanto, almeno non nella misura giusta. Non nella giusta distanza.  Adesso l'inverno mi sta cadendo tutto addosso e mi toglie il respiro. E non so, ora non so, se tornerà ad esserci una primavera da qualche parte.  L'unica cosa a cui riesco a pensare è che mi mancherà ogni giorno.  Mi mancheranno i suoi occhi, una sera d'autunno. Mi mancherà la sua voce. Mi mancherà parlargli. Mi mancherà arrabbiarmi con lui. Mi mancheranno tutte le piccole e stupide cose che andavano a comporre il nostro rapporto assurdo e senza alcun senso logico. Niente sarà più come prima. Io non sarò più come prima. Una parte consistente di me è partita con lui, è rimasta tra le sue mani, incastrata tra le sue ciglia, il nostro abbraccio, il suo odore e il suo cappotto.  Ogni cosa è andata perduta e non potrà più essere recuperata. Ciao, ciupino. Foto di mladec

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