La nostra associazione è impegnata, fra l'altro da anni non solo nella tutela della salute dei cittadini che spesso si lega con altre lotte di civiltà come quella nel caso specifico che andiamo ad affrontare contro il commercio illegale di fauna selvatica ed esotica per gli effetti che da una parte può causare sulla salute dell'uomo e soprattutto dall'altra sugli ecosistemi per il depauperamento delle specie nei loro habitat naturali. In questo caso, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ritiene opportuno segnalare quanto ha consigliato il Ministero della Salute dell'Argentina, attraverso il Dipartimento di Malattie Zoonotiche e Vettoriali, che in un recente intervento ha raccomandato di non comprare pappagalli e altri uccelli esotici per il rischio sussistente negli esseri umani di essere contagiati dalla psittacosi, una malattia diffusa tra gli uccelli selvatici.Dall'anno 2013 fino ad oggi, a Mendoza, una città dell'Argentina centro-occidentale sono stati segnalati diversi casi di psittacosi negli uomini, legati principalmente al possesso di pappagalli.
I sintomi della malattia che porta a infezioni, febbre o polmonite aspecifica, si manifestano con febbre, anoressia, dispnea, diarrea, cefalea, mialgia e tosse. Può tuttavia complicarsi con epatite, endocardite e coinvolgimento neurologico.La forma di trasmissione si verifica quando gli uccelli che sono portatori di batteri nell'ambiente attraverso le secrezioni degli occhi, respiratorie, fecali e polvere delle piume. Queste particelle restano nell'aria e vengono inalate dalle persone che così vengono infettate.La psittacosi sinonimo di ornitosi, è una malattia causata dal batterio Chlamydia psittaci e che viene trasmessa agli esseri umani tramite tutti i tipi di uccelli, come pappagalli, are, tacchini, oche e persino canarini.Quando gli uccelli selvatici entrano nel circuito illegale del marketing sono trasportati e conservati in condizioni di sovraffollamento, sporcizia, mancanza di cibo e acqua. Tutto ciò, abbinato con il cambiamento di habitat, diventa un fattore di stress per gli uccelli, dove molti finiscono per morire.Quelli che sopravvivono a questa situazione, diventano immunodepressi tanto da favorire la comparsa di malattie umane trasmissibili come psittacosi.Di seguito si riportano le raccomandazioni del Dipartimento di Malattie Zoonotiche e Vettoriali del Ministero della Salute argentino:
-Non catturare uccelli selvatici. Godetevi gli uccelli in libertà, non rinchiudeteli. Lo stress di un uccello in cattività potrebbe mettere in pericolo la vostra salute e quella della vostra famiglia.
-Non comprare uccelli sulla strada o da venditori ambulanti poiché sono quelli che soffrono di maggiore stress e favoriscono il commercio illegale di uccelli selvatici.
-Acquistare uccelli di cui è nota la provenienza (da fattorie o che sono nati in cattività) in magazzini attrezzati e che hanno ricevuto pareri veterinari.
-Richiedere il certificato salute firmato da un veterinario professionista registrato e chiedere la prova di acquisto.
-Per gli uccelli in cattività, disinfettare ogni giorno gli alimentatori e le gabbie con candeggina diluita (2 cucchiai per litro d'acqua) e tenerli ventilati, ben nutriti e senza fattori di stress.
-Non rilasciare gli uccelli malati o per i quali si sospetta la sussistenza di malattie, andare da un veterinario per il giusto trattamento per gli uccelli.
-Se si è in possesso di un uccello malato che sta manifestando i sintomi precedentemente citati, consultate il vostro veterinario di fiducia o recarsi al centro di zooprofilassi più vicina.
-Nel caso in cui l'uccello di casa, dovesse morire in un modo sospetto o a seguito dei sintomi descritti, avvolgerlo in un giornale bagnato con candeggina, collocarlo all'interno di un sacchetto di plastica e portarlo dal veterinario affinché esso sia sottoposto a diagnosi.
-Non portare gli uccelli morti in pubblico, perchè si può compromettere la propria salute e quella degli altri.
Lecce, 4 gennaio 2015