Volevo parlarne più in là, ma visto che qualcuno di voi si è “preoccupato” (parolone) per questa mio mezzo annuncio nel post di ieri, svuoto subito il sacco e via tranquilli :)
La faccenda si riassume più o meno in ciò che ho anticipato: dopo Milano Doppelganger, che uscirà ad agosto o a settembre, mi prenderò una lunga pausa dalla mia attività di narratore.
Una scelta dettata da diversi fattori. Ve li elenco senza dilungarmi troppo:
Credo che il CSP sarà un progetto più complesso del Survival Blog, quindi mi occorrerà parecchio tempo per stargli dietro. Visto che, come minimo, dovrebbe durare fino a fine ottobre, mi impegnerò a seguirlo passo a passo. I primi numeri, circa mille visite in una settimana, fanno presagire un altro sostanzioso “gioco di società”, con partecipanti da ogni dove. Bene!
Ho un “agile volumetto” già in cantiere e probabilmente collaborerò a un secondo, curandone la postfazione. Quindi le cose da scrivere non mi mancano, e il Lemuria Social Club è un progetto che merita davvero, ma che richiede anche tempo e documentazione (tra l'altro le due cose sono correlate).
Non ritengo ci siano le basi per affrontare un discorso di autoproduzione, non così come lo indendo io. Badate bene: non parlo di problemi relativi a editori, agli italiani che non leggono etc etc, bensì mi riferisco a un clima avvelenato che ammorba questo sfigatissimo settore in cui ci barcameniamo. Esistono di fatto 2 o 3 grosse fazioni di blogger e/o lettori pronti a demolire a colpi di cannone qualunque iniziativa nata da persone non allineate a un certo modo di pensare (ossia il loro). Visto che oramai dilaga la filosofia che “Tutto è merda, tutto fa schifo”, non credo ci siano più i presupposti per proporre romanzi, novel e racconti senza andare incontro a un fuoco di sbarramento preventivo. Il che pregiudica ogni giudizio sereno – sia esso positivo o negativo – sul lavoro svolto. È un gioco al massacro a cui io non voglio partecipare. Magari fra qualche mese la situazione sarà diversa (magari anche peggiorata, chissà). Allora ne riparleremo.
Non sono le storie a mancarmi, bensì la voglia di dedicarmi a esse sapendo di non poterle proporre in modo neutrale. Vi confesso che avevo pensato anche di tentare l'escamotage di pubblicare con uno pseudonimo, ma alla fine mi sembrava una faccenda più incasinata che utile, quindi ho lasciato perdere.
Comprendo anche che, per una persona esterna al settore, questo problema è difficilmente recepibile. Nei limiti delle mie scarse capacità esplicative sono pronto a darvi qualche ulteriore chiarimento, se lo riterrete opportuno.
Posti questi tre punti (e la relativa postilla), vi assicuro che continuerò a occuparmi di micro-saggistica “weird”, settore in cui sto riscoprendo la serenità dello scrivere. Allo stesso tempo il Come September Project mi darà modo di non abbandonare del tutto la narrativa. Se le cose andranno come sono andate per il Survival Blog, questo secondo progetto offrirà a molti di noi altri spunti da cui trarre ebook e spin-off vari ed eventuali.
Da domani torniamo finalmente a parlare di cose più interessanti, eh!