Anche i media lgbtq dicono SI alla libertà d’informazione e dicono NO alla “Legge bavaglio” e quindi al tentativo da parte di questo Governo di restringere la libertà d’informare da parte della stampa e quella di conoscere e sapere da parte di tutti gli italiani.
Il testo di Legge, dopo il sì del Senato, dovrebbe arrivare alla Camera entro la fine di luglio e verrà discusso in aula - come si è deciso - dopo il dibattito sulla manovra di Tremonti.
Che cosa cambierà se il ddl intercettazioni dovesse diventare una legge dello Stato?
I punti di maggior rilievo sono due:
1. la prima grande differenza riguarda lo strumento delle intercettazioni nelle indagini condotte dai Pm e realizzate dalla polizia giudiziaria.
2. la seconda è la censura imposta a giornalisti ed editori, con forti limitazioni alla libertà d’informazione.
E’ per questo che domani 9 luglio abbiamo deciso di aderire alla manifestazione nazionale, che si terrà anche in rete, contro questa legge vergognosa e liberticida per cui per tutta la giornata il nostro sito non sarà aggiornato.
Aderiscono anche Gay.tv | Gay.it | Gaynews24.com | Notiziegay.com | Gayfreedom.it
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