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Storia dei libri: i roghi dei libri-cremuzio cordo

Da Marta Saponaro
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CREMUZIO CORDOSiamo a Roma quando chi comandava era la dinastia Giulio-Claudia, tutti noi abbiamo studiato Gaio Giulio Cesare. Ebbene durante il suo impero uno storico, un certo Aulo Cremuzio Cordo, era solito stilare degli annali, ma i suoi scritti non incontrarono i favori , anzi fu incolpato di lesa maestà (crimen maiestatis). Gli veniva imputato il fatto di aver criticato il popolo, il senato di Roma e di non aver dimostrato il giusto rispetto nei confronti di Augusto e di Cesare. In senato davanti a Tiberio, Cremuzio tentò di difendersi e difendere la sua opera ma invano. Capendo che sarebbe, comunque, stato condannato, preferì lasciarsi morire di fame. Il Senato decretò di bruciare tutti i suoi scritti. Solo più tardi, con Caligola, gli Annales di Cremuzio, vennero ripubblicati. Oggi ci rimangono solo pochi frammenti.
STORIA DEI LIBRI: I ROGHI DEI LIBRI-CREMUZIO CORDO

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