Magazine Cultura
Elena Ferrante è tra gli autori più misteriosi e criticati del panorama italiano. Misterioso perché la scrittrice si nasconde dietro uno pseudonimo. Criticato in quanto la sua assenza si presta a congetture di ogni genere e il successo, nonostante l'assenza di esposizione mediatica, è inconfutabile. Ho terminato "Storia del nuovo cognome", secondo libro, figlio del capostipite dal titolo "L'amica geniale". Il ritmo del racconto è davvero intenso, e nonostante il continuo riversarsi su loro stessi, il carattere dei personaggi appare affascinante e completo. Apparentemente sembra una di quelle saghe in cui i personaggi si scambiano di continuo il ruolo. In realtà è l'analisi continua della loro interiorità a rendere il testo interessante e avvicinate. Nonostante la lontananza che ci separa dal destino di questi abitanti di un rione napoletano, le debolezze umane in cui possiamo identificarci ci mantiene in costante contatto con loro. Libro difficile da posare sul comodino.
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