Simula, linguaggio largamente utilizzato per sistemi di simulazione, adottava i concetti di classe ed ereditarietà.
Il termine “Object Oriented” fu utilizzato per la prima volta solo qualche anno dopo, quando la Xerox lanciò sul mercato il linguaggio Smalltalk sviluppato nei laboratori di Palo Alto.
Se l’idea iniziale di introdurre un nuovo paradigma di programmazione non aveva riscosso grossi successi all’interno della comunità di programmatori, l’introduzione del termine “Object Oriented” stimolò la fantasia degli analisti e negli anni immediatamente a seguire videro la luce un gran numero di linguaggi di programmazione ibridi come C++ e Objective-C, oppure ad oggetti puri come Eiffel.
Il decennio compreso tra il 1970 ed il 1980 fu decisivo per la metodologia “Object Oriented”. L’introduzione di calcolatori sempre più potenti e la successiva adozione di interfacce grafiche (GUI) prima da parte della Xerox e successivamente della Apple, spinse i programmatori ad utilizzare sempre di più il nuovo approccio in grado adattarsi con più semplicità alla complessità dei nuovi sistemi informativi. Fu durante gli anni 70’ che la metodologia ”Object Oriented” guadagnò anche l’attenzione della comunità dei ricercatori poiché il concetto di ereditarietà sembrava potesse fornire un ottimo supporto alla ricerca sull’intelligenza artificiale. Fu proprio questo incredibile aumento di interesse nei confronti della programmazione ad oggetti che, durante gli anni successivi, diede vita ad una moltitudine di linguaggi di programmazione e di metodologie di analisi spesso contrastanti tra loro. Di fatto, gli anni 80’ possono essere riassunti in una frase di Tim Rentsch del 1982:
“…Object Oriented programming will be in the 1980's what structured programming was in the 1970's. Everyone will be in favor of it. Every manufacturer will promote his products as supporting it. Every manager will pay lip service to it. Every programmer will practice it (differently). And no one will know just what it is.'' [Rentsch82]
“…la programmazione Object Oriented fu nel 1980 quello che fu nel 1970 la programmazione strutturata. Tutti ne erano a favore. Tutti i produttori di software promuovevano le loro soluzioni ed i loro prodotti a supporto. Ogni manager, a parole, ne era favorevole. Ogni programmatore la praticava (ognuno in modo differente). Nessuno sapeva di cosa si trattasse esattamente.” [Rentsch82]
A causa dei tanti linguaggi orientati ad oggetti, dei molteplici strumenti a supporto, delle tante metodologie di approccio e di analisi gli anni ottanta rappresentano quindi la torre di Babele della programmazione ad oggetti. Fonte: Java Mattone dopo Mattone