Magazine Diario personale

Storia del pollice opponibile (e chiromanzia spicciola)

Creato il 12 settembre 2013 da Larablogger @laratorres83

finger_drawings-822L’evoluzione ci ha dotati di mano prensile. Significa che l’uomo da milioni di anni, insieme ai primati in genere, è in grado di afferrare gli oggetti grazie al pollice opponibile, frutto di una lenta evoluzione della struttura ossea della mano. Questo dettaglio ha modificato enormemente lo stile di vita degli ominidi che, di conseguenza, hanno adattato la nuova manualità alle esigenze di caccia e sopravvivenza della specie. Sono cambiate le armi, gli utensili, e quindi le abitudini, le abilità.

Ma le mani, con il passare del tempo, da essere simbolo di una virtuosa contaminazione tra adattamento ed evoluzione, hanno visto snaturare la propria vocazione benigna.

Ben presto il pollice opponibile è divenuto strumento decisionale supremo, fino a detenere il potere di vita o di morte sugli individui: al pollice opponibile è subentrato il pollice verso, testimone tacito e complice dell’atroce sorte di gladiatori sconfitti due volte.

C’è stato anche chi, non volendosi assumere responsabilità, le mani ha preferito lavarsele pubblicamente: da allora è questo il manifesto degli ignavi. Ma la neutralità non basta a chi non può fare a meno di imporre decisioni, e qui entrano in gioco coloro che hanno le mani in pasta.

Eppure c’è qualcuno che il suo pollice opponibile lo usa per opporsi alle brutture. Sono quelli che stringono i pugni, che si tengono le mani ben strette tra loro, che non mettono le mani al servizio del teatro delle ombre cinesi perché preferiscono la realtà alla dissimulazione. Sono quelli che lottano a mani nude, e sul cui palmo la linea della vita è parallela a quella della resistenza…  Lo so che non esiste, ma oggi sono io la chiromante.

larablogger


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