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Storia di Angelo e di due cicloamatori

Creato il 30 settembre 2012 da Tabulerase

Storia di Angelo e di due cicloamatoriIl 10 giugno del 1981 un bambino cadde in un pozzo a Vermicino e l’Italia intera si fermò. Niccolò Ammaniti ha scritto che “La tragedia del piccolo Alfredino è una storia che ha segnato profondamente tutti quelli che l’hanno vissuta, anche solo come spettatori. Poi è finita in qualche angolo remoto della nostra coscienza, individuale e collettiva. Ma nessuno l´ha mai dimenticata”.

Non dimenticheremo mai  la voce del bimbo proveniente dalle viscere della terra. E i racconti dei vigili del fuoco che gli cantavano le canzoni dei cartoni animati per farlo distrarre. E la mamma addolorata ma piena di dignità  che si affacciava al baratro sperando. E il presidente Pertini e le nostre mamme che mormoravano preghiere ..

Protagonista di quella storia fu anche un tipografo sardo. “Dopo tanti tentativi con trivelle e altre inutili soluzioni, Licheri  sembra  l’uomo giusto, agile, magrissimo, calmo e determinato. Il tipografo  di  Gavoi  non  aveva alcuna esperienza di speleologia ma coraggio da vendere.  Alle 23,50 di venerdì 12 giugno Licheri viene calato nel cunicolo il cui diametro misurava solo 28 cm., raggiunge Alfredino a 60 metri di profondità. rimane a testa in giù per 45 minuti, più del doppio del limite previsto. Riesce a toccarlo e a parlargli, ma il corpo del bimbo è esile  e scivoloso nonchè  imprigionato dal fango. Non si riesce ad afferrarlo per riportarlo in superficie. Dopo  7 tentativi,  Licheri, ormai esausto e rassegnato, non può far altro che mandargli un bacio e tornare sù. In evidente stato confusionale, con gravi ferite su tutto il corpo e in un mare di lacrime, viene  portato con urgenza  in  sala di rianimazione” (http://percorsidisardegna.com/2011/05/04/la-storia-di-angelo-licheri/)

Angelo Licheri, quell’eroe dimenticato oggi è gravemente ammalato e versa in tristissime e misere condizioni economiche. Ha bisogno d’aiuto e due cicloamatori della Varbormida, Santino Mellogno e Franco Pastorino, hanno deciso di compiere un’impresa generosa. Una pedalata di 600Km, da Millesimo a Roma, per raccogliere fondi a favore di Angelo. Sono partiti oggi e non temono la fatica, solo il brutto tempo che siamo sicuri non li fermerà.

L’Italia che merita un futuro radioso è fatta di storie di questo tipo.

A.M.R.

 


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