Storia di firenze: ponti, chiese e palazzi

Creato il 27 dicembre 2012 da Postpopuli @PostPopuli

di Luca Moreno

Siamo alla nona puntata della serie di articoli di Luca Moreno sulla storia di Firenze. Le immagini sono numerate in continuità con quelle dell’ottavo articolo.

Nel 1333 termina la costruzione dell’ultima cerchia muraria, dalle dimensioni di 480 ettari (figura n. 5, seconda puntata); una cerchia necessaria ad una città che, nei primi anni del XIV secolo, avrà una popolazione di circa 100.000 abitanti, con un tasso di crescita esponenziale; una metropoli paragonabile all’attuale New York (o forse sarebbe meglio dire, all’attuale Shanghai); una città in cui, dal 1252, aveva incominciato a circolare il fiorino, cioè il dollaro dei nostri tempi (o forse sarebbe meglio dire lo yuan cinese); una città che ha rapporti umani e commerciali con la Provenza, la Spagna, l’Africa settentrionale, le Baleari e l’Oriente. Insomma, una vera e propria capitale mondiale.

Firenze con le strette strade tortuose su cui si aprivano piccoli slarghi non rispondeva più ai bisogni di una popolazione con attività economiche e finanziarie di così alto livello; fu per questo motivo che s’iniziò a trasformare vie e piazze per renderle più ampie, percorribili e igieniche. È in questo periodo che si prende coscienza della necessità di un sistema di fognature e di una corretta manutenzione delle strade; ed è in questo periodo che le torri, eredità della Repubblica aristocratica, vengono “mozzate” (1250) non solo perché simbolo di una nobiltà superba (e progressivamente emarginata), ma perché non più rispondenti a un’estetica borghese, qual è quella che si sta affermando.

Figura 23: Gli edifici civili del Duecento e del Trecento

Poi, la grande costruzione dei Ponti; ben tre appartengono a questo secolo: Ponte alla Carraia (1218); Ponte alle Grazie (1237); Ponte di Santa Trinita (1252). E ancora, gli edifici civili: innanzitutto il Palazzo dei Priori, ora Palazzo Vecchio (figure 23, 1), che fu iniziato nel 1299 e terminato nel 1314, la cui costruzione è attribuita al grande architetto Arnolfo di Cambio, responsabile (anche se non unico) della cerchia muraria del 1333. Chiamato in origine Palazzo dei Priori o Palagio Novo, divenne nel XV secolo Palazzo della Signoria, dal nome dell’organismo principale della Repubblica fiorentina; nel 1540 diventerà Palazzo Ducale, quando il Duca Cosimo I de’ Medici ne fece la sua residenza, per poi assumere il nome di Palazzo Vecchio quando la corte del Duca Cosimo si sposterà a Palazzo Pitti. Dal 1865 al 1871 sarà sede del Parlamento italiano, mentre oggi ospita l’Amministrazione comunale con i suoi uffici. Con Palazzo Vecchio dobbiamo ricordare Piazza della Signoria (figure 23, 2) la cui forma attuale data dal 1268, e il Palazzo del Bargello (figure 23, 3), che si trova in prossimità di Piazza San Firenze, il cui primo nucleo è databile dal 1255 al 1261. Il Bargello è stato il primo palazzo pubblico realizzato a Firenze, come sede delle istituzioni cittadine. A questo proposito ricordiamo qui anche la Torre della Castagna, (figure 23, 4), non perché appartenga a tale periodo (è infatti del 1038), ma perché dal 1282 fu il primo luogo di riunione dei Priori di Firenze (vale a dire del Governo), che successivamente si sposteranno nel Palazzo del Bargello e infine nell’attuale Palazzo Vecchio.

La Certosa del Galluzzo

Appartengono invece al Trecento: la Loggia del Bigallo, (figure 23, 5); costruita tra il 1352 e il 1358, nel luogo in cui esisteva una casa-torre degli Adimari, distrutta dopo la cacciata dalla città della famiglia nel 1248, per via del suo credo guelfo. Essa fu utilizzata in un primo momento per esporre al pubblico i fanciulli smarriti o abbandonati, affinché fossero rintracciati, riconosciuti o adottati; poi, il Campanile di Giotto (23, 6 iniziato nel 1334) che con Santa Maria del Fiore e il Battistero compone uno dei centri religiosi più prestigiosi del Cristianesimo cattolico; La Loggia della Signoria (23, 7) del 1376 (dopo il 1527, per aver ospitato i Lanzichenecchi, sarà chiamata Loggia dei Lanzi), che ospitava le assemblee popolari e le cerimonie ufficiali della Repubblica fiorentina, alla presenza del popolo, come quelle di insediamento del Governo cittadino; ed ancora, nei primi decenni del Trecento: il Palagio di Parte Guelfa (23, 8) realizzato allo scopo di dare una sede stabile a tale partito, che precedentemente teneva le proprie riunioni nella Chiesa di Santa Maria, che si trova accanto al palazzo. Appartiene al Trecento anche la Certosa del Galluzzo (figura 24) che, pur trovandosi fuori Firenze, vale a dire nella frazione omonima, ricordiamo per il suo fascino particolare. Tutto ciò avviene mentre la loggia di Orsanmichele (figura n. 11, terza puntata), gravemente danneggiata da un incendio nel 1304, è ricostruita, tra il 1337 e il 1350, assumendo la forma attuale, di maggiori dimensioni e a pianta rettangolare; e, nel 1345, il Ponte Vecchio assume un aspetto molto simile a quello che conosciamo oggi.

La crescita della città assume poi connotati eccezionali se completiamo la descrizione con la nascita dei più importanti edifici religiosi che spuntano come fiori in un campo, in virtù del sopraggiungere in città – anzi, intorno alla città – degli Ordini Mendicanti. Innanzitutto i Francescani, che costruiscono una piccola chiesetta, per segnare il loro arrivo a Firenze sul sito dell’attuale Basilica di Santa Croce (figura 25, 1), il cui progetto è attribuito ad Arnolfo di Cambio, che vi avrebbe lavorato a partire dal 1294. I Domenicani invece – che si posizionano dove sorgerà la Basilica di Santa Maria Novella (figura 25, 2) - erano giunti a Firenze nel 1219; ed anche qui vi era una chiesetta, poi sostituita dall’attuale grande Basilica, secondo alcuni già iniziata nel 1242. Ricordiamo inoltre l’Ordine dei Silvestrini che, sempre nel XIII secolo, si stabilisce a San Marco (figura 25, 3), dove si trova il celebre Convento; vicino a loro troviamo i Servi di Maria (o Serviti) che andranno a fondare la loro chiesetta nel 1260, nel luogo in cui sarà eretta la Basilica della Santissima Annunziata, (figura 25, 4), dove a lato si trova lo Spedale degli Innocenti. E ancora: gli Umiliati, presso Piazza Ognissanti, la cui chiesa è iniziata nel 1256 (figura 25, 5). In Oltrarno troviamo invece i Carmelitani, con la Chiesa di Santa Maria del Carmine sorta nel 1268, dedicata alla Beata Vergine (figura 25, 6); ed infine gli Agostiniani con la Basilica di Santo Spirito, la cui costruzione ebbe inizio nella seconda metà del XIII secolo (figura 25, 7); non ultima per importanza – anzi, la prima -, ricordiamo la realizzazione nel 1296, sulle antiche fondazioni della Chiesa di Santa Reparata, ancora una volta da parte del grande Arnolfo di Cambio, e quindi di Giotto, del Duomo di Firenze, cioè la Cattedrale di Santa Maria del Fiore (figura 25, 8). Queste Chiese danno luogo a una nuova conformazione urbanistica, caratterizzata da strutture che s’ingrandiscono nel tempo, ciascuna con una piazza antistante, disposte a raggiera intorno alla quinta cinta muraria (ad eccezione di Santa Maria del Fiore).

Nel prossimo capitolo torneremo a parlare delle vicende politiche del tempo (XIII secolo) che coincidono con l’apogeo della Repubblica fiorentina.


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